Premesso ciò, in questa fase di concretizzazione dell’esecutivo, perché non pensare all’istituzione e attribuzione di una specifica delega alla fusione? Un assessore insomma che si occupi di dare effettiva attuazione e definizione al processo di unificazione delle due ex città: dal principio di pari dignità nei rapporti con le altre realtà calabresi ai fondi destinati per le fusioni, dalla realizzazione dei municipi al perseguimento programmatico di tutto ciò che prevede l’amministrazione Stasi in materia di fusione. E’ fondamentale aggredire questa problematica al fine di oleare i margini di integrazione sociale e abbattere definitivamente i residui di steccati storici che pure ancora oggi esistono. Una figura dunque che si occupi specificatamente di questo settore. Dico questo perché consapevole che un sindaco di una nuova città di questa entità e portata, la prima per estensione in Calabria, ha tante questioni da affrontare. E un amministratore, con tutta la buona volontà, non può stare addosso a tutte le questioni.
E’ importante lavorare bene in questa direzione, oserei dire quasi fondamentale. Oggi Corigliano Rossano è entrata a pieno titolo tra le grandi città del sistema Calabria. Ciò può costituire anche un trampolino di lancio (ovviamente non è una regola) affinché un domani questo territorio ( mai accaduto nella storia politica) possa esprimere un futuro candidato alla presidenza della giunta regionale se ovviamente meritevole per capacità e per risultati prodotti.
Matteo Lauria – Direttore testata giornalistica I&C