Guardando oltre l’orizzonte di Corigliano e Rossano, ci troviamo davanti a un gioiello nascosto: il Patire. Questo luogo suggestivo non è solo un’icona paesaggistica, religiosa e culturale, ma potrebbe anche diventare il fulcro di eventi straordinari che rafforzano e solidificano le due comunità. L’idea di trasformare il Patire in casi eccezionali in un’area per eventi non è nuova, ma potrebbe essere la soluzione perfetta mentre aspettiamo la realizzazione di un parco dedicato in area Insiti. Già in passato, i concerti organizzati al Patire hanno dimostrato di essere un successo, attirando pubblico da entrambe le città e oltre.
Come in tutte le cose, tuttavia, ci sono pro e contro da considerare. Da una parte, creare un luogo dove le due comunità si possano ritrovare potrebbe consolidare gli aspetti culturali e ridurre le spese. Attualmente, gli eventi a Corigliano e a Rossano richiedono duplicazione di sforzi e risorse. Valorizzare il Patire significherebbe anche sfruttare appieno un luogo che altrimenti rimane spesso inutilizzato. Dall’altra, bisogna considerare che rinunciare a organizzare concerti importanti nelle due aree urbane riduce gli incassi sui commercianti locali.
L’idea di utilizzare il Patire come sede per eventi straordinari è certamente intrigante. È un’opportunità per unire le due comunità, risparmiare risorse e valorizzare un luogo di grande bellezza. Tuttavia, bisogna valutare attentamente gli effetti collaterali e coinvolgere tutte le parti interessate nella pianificazione. Solo così potremo trasformare questa ipotesi in una realtà vantaggiosa per tutti.
Matteo Lauria – Direttore I&C