Con l’approvazione della legge di bilancio per il Comune di Corigliano Rossano si apre una pagina in bianco.
La gestione dei due Comuni fino al 30 marzo del 2018 ha trasferito macerie sulla nuova che si è insediata il giorno successivo, la quale senza distinguersi dalle precedenti ha ulteriormente aggravato l’equilibrio istituzionale, reso difficile il rapporto di fiducia tra amministratori ed i cittadini. Il 2019 sarà un anno di rottura. Con le elezioni amministrative si chiude una parentesi e se ne aprirà un’altra. Come si arriva a questo appuntamento? Con quale tensione, con quale prospettiva, con quale progetti, con quali protagonisti?Occorre o no una svolta?
Sarà una lotta per la conquista del “potere”, o un momento alto di confronto democratico, avanzati sul terreno della prospettiva? Per tutto ciò ritengo necessario una svolta, un cambio di passo.Come concepirli?
Vanno aperte porte e finestre del “palazzo”, darsi un metodo, dare un senso concreto ad una partecipazione diffusa, dare conto dal punto di vista amministrativo di ciò che si è realizzato, discutere dei punti di forza e di quelli critici. Diffondere la Relazione annuale sui risultati della gestione a firma del Commissario nella qualità di sindaco.
Poi c’è tutta la fase della programmazione 2019/2020, molto complessa (gestione dell’esercizio provvisorio, approvazione del Documento Unico di programmazione, Rendiconto della Gestione, Bilancio finanziario triennale….).
Questa fase va gestita con un atto di indirizzo, confrontandosi con l’estero per evitare di gestirla da un varante strettamente burocratico. Infine ci sarà una tappa importante, quelli dell’approvazione del Rendiconto di gestione.
Dai risultati i cittadini, in modo chiaro e responsabile, devono definitivamente sapere in quale condizione di salute vive la finanza locale.
Le condizioni tecniche ci sono e sono ineludibili (tra queste il dato strutturale dell’Ente, la Relazione/parere del Collegio dei Revisori dei Conti).