Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Editoriale. Formazione politica: L’antidoto al vuoto dell’era individualista

In un tempo dominato dall’individualismo e dalla megalomania, l’idea di tornare a formare le giovani generazioni in ambito politico-amministrativo rappresenta una ventata d’aria fresca. La ripresa delle scuole di partito, in questo senso, è una scelta da salutare con favore, un segnale di attenzione verso il futuro del dibattito politico e della partecipazione attiva. La formazione politica non è solo un’opportunità per acquisire competenze tecniche, ma anche uno strumento fondamentale per coltivare la passione civica e la capacità di leggere la complessità della società contemporanea. Eppure, oggi assistiamo a una carenza drammatica di momenti formativi strutturati. Chi ha avuto la fortuna di accedere a percorsi simili in passato spesso non mette a disposizione degli altri le conoscenze acquisite, perpetuando un vuoto che minaccia di impoverire ulteriormente il panorama politico. Proprio per questo, iniziative come quelle promosse in questi giorni da Fratelli d’Italia a Corigliano Rossano meritano di essere sostenute e replicate. Offrire ai giovani gli strumenti per comprendere e avvicinarsi alla politica è un atto di responsabilità, una risposta concreta a un dibattito pubblico che troppo spesso si riduce a slogan vuoti e personalismi esasperati.

Sarebbe auspicabile che tutti i partiti seguissero questa strada, inaugurando una nuova stagione di partecipazione e confronto inclusivo.Il ritorno a una visione di politica meno individualista e più comunitaria non è solo necessario, è inevitabile. La partecipazione spontanea e autentica non si improvvisa: si coltiva nel tempo, attraverso il dialogo, la formazione e il coinvolgimento attivo. Dire basta alle finte platee gremite di persone mosse da meri interessi personali è un dovere per chiunque creda ancora nel valore della politica come servizio. Che si apra dunque una nuova era, in cui l’educazione politica torni a occupare il posto che merita. Un’era in cui il piacere di sposare un progetto o un programma prevalga sugli interessi individuali, restituendo alla politica quella dignità e quella forza che solo una partecipazione consapevole e condivisa può garantire.

Matteo Lauria – Direttore I&C

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: