Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Editoriale. Il silenzio della politica e degli operatori turistici sta affondando il Rossanese

Questo luglio e inizio agosto hanno segnato un calo preoccupante delle presenze turistiche nella zona del rossanese. È un dato che non possiamo ignorare. Alcuni sostengono che la colpa sia dei costi troppo elevati. Personalmente, ovunque sia andato, non ho trovato prezzi esagerati, ma ognuno ha il diritto di vedere le cose a modo suo. Da anni, mi esprimo contro certe scelte urbanistiche che ritengo scellerate. Tuttavia, oggi vorrei concentrarmi su due riflessioni importanti. La prima riguarda la classe politica: Ancora oggi, la nostra politica non sembra considerare questo calo delle presenze turistiche come un’emergenza. Durante un recente consiglio comunale, si è parlato di equilibrio di bilancio, toponomastica e commissioni, ma non un accenno alla crisi turistica. Nessun settore della partitocrazia, tantomeno del movimentismo e del sindacalismo, sembra avvertire l’urgenza di questo problema. Quasi come se il problema non si presentasse. E invece presenta dei connotati drammatici che rimangono sotto un velo di silenzio. E’ come se si ragionasse con la pancia piena, ma è solo gonfiore.

La seconda riflessione è per voi, operatori turistici: Vi chiedo di uscire dall’omertà e dalla paura di parlare. Capisco che in Italia ci siano tante norme difficili da rispettare tutte, creando una condizione di ricattabilità. Ma il silenzio non è la soluzione. Sul fronte rossanese, abbiamo toccato il fondo, siamo ai minimi storici. Sentire che rinomati centri di ricezione hanno subito una riduzione delle entrate del 70%-80% e restare in silenzio è davvero incredibile. Aggiungo una considerazione personale: quando vado ai lidi, mi annoio, perché, salvo rarissime eccezioni, non c’è nessuno. E se il prossimo anno devo riprendere sdraio e ombrellone, non lo farò più. Questo innesca danni irreversibili che colpiscono gli interessi degli stessi operatori, i quali comunque devono pagare tasse e canoni di concessione. E allora, ci vogliamo svegliare o vogliamo continuare a cullarci sugli allori? È il momento di agire, di far sentire la vostra voce, di prendere iniziative concrete per rilanciare il turismo nel Rossanese. Se non si produce reddito, non c’è occupazione e se non si producono posti di lavoro non ci sarà neanche la previdenza (le pensioni!)

Matteo Lauria – Direttore I&C

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: