Editoriale. Il silenzio della politica e degli operatori turistici sta affondando il Rossanese

Questo luglio e inizio agosto hanno segnato un calo preoccupante delle presenze turistiche nella zona del rossanese. È un dato che non possiamo ignorare. Alcuni sostengono che la colpa sia dei costi troppo elevati. Personalmente, ovunque sia andato, non ho trovato prezzi esagerati, ma ognuno ha il diritto di vedere le cose a modo suo. Da anni, mi esprimo contro certe scelte urbanistiche che ritengo scellerate. Tuttavia, oggi vorrei concentrarmi su due riflessioni importanti. La prima riguarda la classe politica: Ancora oggi, la nostra politica non sembra considerare questo calo delle presenze turistiche come un’emergenza. Durante un recente consiglio comunale, si è parlato di equilibrio di bilancio, toponomastica e commissioni, ma non un accenno alla crisi turistica. Nessun settore della partitocrazia, tantomeno del movimentismo e del sindacalismo, sembra avvertire l’urgenza di questo problema. Quasi come se il problema non si presentasse. E invece presenta dei connotati drammatici che rimangono sotto un velo di silenzio. E’ come se si ragionasse con la pancia piena, ma è solo gonfiore.

La seconda riflessione è per voi, operatori turistici: Vi chiedo di uscire dall’omertà e dalla paura di parlare. Capisco che in Italia ci siano tante norme difficili da rispettare tutte, creando una condizione di ricattabilità. Ma il silenzio non è la soluzione. Sul fronte rossanese, abbiamo toccato il fondo, siamo ai minimi storici. Sentire che rinomati centri di ricezione hanno subito una riduzione delle entrate del 70%-80% e restare in silenzio è davvero incredibile. Aggiungo una considerazione personale: quando vado ai lidi, mi annoio, perché, salvo rarissime eccezioni, non c’è nessuno. E se il prossimo anno devo riprendere sdraio e ombrellone, non lo farò più. Questo innesca danni irreversibili che colpiscono gli interessi degli stessi operatori, i quali comunque devono pagare tasse e canoni di concessione. E allora, ci vogliamo svegliare o vogliamo continuare a cullarci sugli allori? È il momento di agire, di far sentire la vostra voce, di prendere iniziative concrete per rilanciare il turismo nel Rossanese. Se non si produce reddito, non c’è occupazione e se non si producono posti di lavoro non ci sarà neanche la previdenza (le pensioni!)

Matteo Lauria – Direttore I&C

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