L’argomento è stato definito inutile da molti, e il disinteresse delle forze politiche per questo tema è evidente. Tuttavia, è bastata la richiesta di un consigliere comunale per istituire una commissione dedicata alla provincia di Corigliano e Rossano, per riempire il dibattito politico, purtroppo senza mai affrontare tra l’altro i contenuti della proposta.
Questa situazione evidenzia un problema più profondo: la totale mancanza di programmazione e progettualità della classe politica locale. L’incapacità di affrontare temi cruciali per il futuro del territorio dimostra quanto il nostro panorama politico sia vuoto, privo di una visione strategica che possa guidare lo sviluppo del territorio. Molti politici sono eletti non per le loro idee o per la loro capacità di governare, ma grazie a relazioni personali con gli elettori, alimentando una cultura politica stagnante e inefficace.
Addirittura il dibattito sulla gestione di una provincia di 410mila abitanti con doppio capoluogo viene liquidato con l’accusa di “ingestibilità”, un argomento che evidenzia la pochezza dei contenuti espressi. Chi sostiene questa tesi sembra dimenticare che l’attuale provincia di Cosenza, con oltre 700.000 abitanti, è già di per sé una struttura difficile da governare. Allora, perché una provincia più piccola dovrebbe essere considerata ingestibile? E l’attuale di Cosenza come la vogliamo considerare? Questo tipo di argomentazioni mostra chiaramente quanto sia debole il livello di discussione politica.
In definitiva, il processo culturale che attraversa l’arco ionico riflette una politica incapace di evolversi, arroccata su posizioni miopi e incapace di cogliere le opportunità che potrebbero portare a un reale sviluppo del territorio. Finché non ci sarà una vera e propria volontà di affrontare questi temi con serietà e competenza, le proposte come quella della provincia Magna Grecia rimarranno solo parole vuote, specchi di una politica senza contenuti e senza futuro.
Matteo Lauria – Direttore I&C