Carta d’identità: Questa strada per le tecniche di realizzazione e il tipo di velocità di percorrenza assomiglia assai più a una autostrada jonica a 4 corsie: permette un collegamento veloce sia del traffico pesante che del traffico di automezzi più leggeri tra la Basilicata jonica( quindi la Puglia) e l’autostrada del Mediterraneo ( la ex Salerno –Reggio) . Il progetto infatti è nato come ss. 106, quindi un raddoppio dell’attuale, ma nel corso degli anni ha subito sostanziali modifiche nel tracciato che è stato spostato e reso autonomo dalla 106 , cioè lontano dal mare nelle zone collinari di quest’area jonica settentrionale della Calabria. Per andare tra i paesi della costa almeno per i tratti brevi si percorrerà sempre la ss. 106 attuale , mentre tutti i camion e i mezzi pesanti che dalla Puglia scendono in Calabria per andare in Sicilia non passeranno più dalla ss. 106, ma da questa nuova strada quando sarà realizzata.
Vantaggi: rapidità di spostamenti a lunga percorrenza, ma anche media. Tra Matera( quindi anche Policoro e Metaponto) o Bari-Taranto e la Sicilia e viceversa, ma anche tra Matera e Crotone o Rossano, si percorrerà questa nuova super strada. Secondo vantaggio si toglie traffico alla SS. 106. L’aeroporto di Bari e la dorsale adriatica sono meglio collegate con la Calabria, quindi chi vuole venirci dopo l’autostrada Bologna-Taranto, non troverà più una strozzatura non appena arriva in Calabria che lo costringe a procedere a 30 all’ora in tutti i paesi della costa( come avviene oggi con la SS. 106) . Inoltre chi dalla Calabria del Nord vuole andare a sud della Calabria, diciamo che guadagna 30 minuti di viaggio normalmente e anche un’ora nei periodi di punta del traffico estivo. Diminuiscono i morti sulla ss. 106 ionica che avrà solo traffico locale. Diminuisce il rischio idrogeologico in quanto in caso di alluvione la maggiore portata dei corsi d’acqua tende a scaricarsi in pianura . Ha superato la Valutazione d’Impatto ambientale e le valutazioni di 3 ministeri governativi .
Svantaggi : l’opera è più costosa di un semplice raddoppio del tracciato esistente sulla 106, un po’meno del doppio, e in una serie di punti comporta un consumo di suolo e di vegetazione arborea e arbustiva ( compresi i rari “ Pini d’Aleppo”) e anche alcuni agrumeti e oliveti collinari o di bassa collina. I tempi di realizzazione non sono certi, anche se le procedure burocratiche sono già espletate, anche perché le varianti in corso d’opera sono dietro l’angolo, perché si va in un terreno friabile dalle deposizioni caotiche e poco permeabile, che quindi può presentare delle incognite che nel corso della realizzazione rendano necessari adeguamenti anche strutturali o parziali modifiche. E’ poco o per nulla utile al il traffico locale tra paesi costieri che invece si svolge bene sulla ss. 106 già esistente.
Il dibattito , conclusioni : Non sta a me valutare con esattezza tecnica i pro e i contro se sono prevalenti sull’idea del raddoppio del vecchio tracciato della ss. 106: quello che mi sento di affermare con sicurezza che questa nuova opera si discosta dalla ss. 106, quindi è improprio chiamarla con quel nome. Il ministero valuterà e deciderà per il meglio, ma è bene che i cittadini abbiano chiaro di che cosa stiamo parlando. E’ una superstrada a scorrimento veloce che attraversa le aree costiere collinari e che probabilmente nel futuro si collegherà o si potrà collegare ad una sua prosecuzione in direzione Rossano Crotone e Catanzaro, seguendo sempre le aree collinari ( tranne che nella piana di Crotone). Vi sono state alcune polemiche locali sull’avvio dei lavori con interventi anche di esponenti politici, di associazioni e comitati vari , ognuno dei quali porta delle motivazioni che hanno qualcosa di vero. A mio avviso per risolvere la questione( e questo farà il ministero) bisogna guardare prima ai fini generali dell’opera: se si vuole un collegamento rapido tra la Calabria Orientale e il resto d’Italia( sia a Nord che a sud) è certamente più utile la soluzione scelta dall’Anas, se si vuole invece aiutare il traffico locale e metterlo in relazione più rapida con gli spostamenti fuori regione allora l’ipotesi del raddoppio può essere presa in considerazione.
Io personalmente comunque auspico che qualunque soluzione venga alla fine prescelta sia rapida, anche se non affrettata, perché la Calabria ne ha bisogno.
FABIO MENIN – già responsabile del WWF SILA GRECA