Credo che oramai non ci sia più nulla da aggiungere. Dietro tante belle parole dell’ass.re Stella e di questa inutile Amministrazione Comunale, si vuole cogliere solo la possibilità di racimolare soldoni nascondendosi dietro quella che oramai è falsa accoglienza. L’ipocrisia viaggia su binari senza soste e ci sta portando diritti al baratro e al degrado più assoluto. La cosa che desta maggiore riflessione in tutta la sua gravità, è che nonostante le cronache giornaliere nazionali e purtroppo anche locali, divulgano notizie di atti di violenza, maltrattamenti, scippi, rapine e tanto altro ancora, quest’ amministrazione quasi all’unanimità, perché bisogna dare atto al consigliere Pierpaolo Librandi di aver votato contro, ha dato parere favorevole alla realizzazione della farsa, chiamata “progetto SPRAR”. L’arroganza, la strafottenza, la prepotenza con la quale quest’amministrazione, va spedita verso questo vergognoso obiettivo, senza curarsi dell’aspetto più importante, la sicurezza dei propri cittadini. Vomitevole la relazione che giustifica tale progetto: “Favorire lo scambio interculturale tra e con le etnie presenti nel territorio attraverso iniziative che tengano conto delle diversità in quanto valori di arricchimento avendo ROSSANO già da tempo assunto una dimensione multiculturale e multietnica.” Queste le parole dell’Ass.re Stella che parla di scambio interculturale e di arricchimento! Arricchimento di sicuro ma non certo per i cittadini di Rossano. E poi lo scambio quale sarebbe? La sostituzione dei crocifissi nelle aule scolastiche? Far portare il burqua alle nostre donne? Usare i sistemi di tortura dei mariti verso le mogli che i fatti di cronaca o i video su social ci raccontano? Sostituire la bibbia e la religione cattolica nelle scuole con il corano? E ancora, gli atti di violenza e di stupri a danno di anziani e donne indifese o di parroci malmenati nelle scuole come accaduto a c.da Amica? È, questo, “l’obiettivo che si intende perseguire attraverso la progettazione utile ad accedere ai finanziamenti” come ancora sottolinea lo stesso assessore? In tutte queste bugie, solo una verità ha la giusta considerazione, la parte finale di quanto ha detto: l’obiettivo per raggiungere i finanziamenti. Tradotto soldoni, solo ed esclusivamente soldoni. La nostra città ancora una volta svenduta al peggior offerente e in questo caso non è, ne viene dalla temuta vicina Cosenza ma la peggior offerente è in casa nostra, nella nostra città, niente poco di meno che la nostra amministrazione comunale. Non è la prima volta che ci occupiamo dell’argomento SPRAR ma il 13 marzo scadranno i termini di presentazione delle richieste di partenariato al progetto e siamo curiosi di scorrere la lista dei partecipanti. Progetto SPRAR presentato dal Comune di Rossano nonostante NON si sa chi siano questi che clandestinamente arrivano o vengono portati e poi “accolti”, però chissenefrega della sicurezza e dell’aspetto sanitario, “portano soldi” come spifferano certi soggetti e quindi meglio le “casse” piene. Una cosa è certa, per ogni atto di violenza compiuto da questi “pseudo accolti” le amministrazioni comunali disponibili e ben disposti a portarli nelle nostre città, sono COMPLICI e COLPEVOLI dei CRIMINI da questi commessi, quindi tali amministrazioni vanno denunciate e perseguite legalmente. E’ quello che faremo. A ogni situazione di degrado e/o atto di violenza commesso dagli “immigrati clandestini” facente parte a questo progetto SPRAR, in sintonia con i nostri legali, denunceremo e perseguiteremo legalmente l’amministrazione e coloro i quali sono favorevoli e saranno partner di tale progetto. La cittadinanza in tutto questo non gli è stata data voce in capitolo e gli umori non sono positivi. Tanti cittadini si sono lamentati e si lamentano ai nostri gazebo, o quando ci incontrano per strada. La misura sulla questione è colma e sempre meno i cittadini si sentono tutelati. Preme sottolineare anche, che a fronte di un grado di disoccupazione ragguardevole e oltre il limite di guardia, si pensa a far cassa accogliendo gente dall’altro capo del mondo, mentre questi si possono aiutare lasciandoli nei loro Paesi ma soprattutto c’è necessità di pensare ad aiutare chi ha bisogno nel nostro Paese.