A parte la facile battuta che sorge spontanea:
” perché non è sufficiente quanto fino ad oggi si sono MAGNATI?”
In realtà la questione poggia su un concetto deviante di interpretazione del potere politico, e mi spiego: secondo questa teoria di sviluppo, ogni paese, borgo, cittadina dovrebbe anelare a diventare Provincia ( tra l’altro morte da tempo) per “contare di più” rispetto ai suoi vicini o la sua esistente provincia di riferimento!
Ossia essere provincia (oggi area metropolitana) dovrebbe essere la strada unica e maestra per la libertà ed il rinnovato segno del comando!
Una concezione alquanto bizzarro di sviluppo e di importanza urbana dalla quale traspare una sorta di confusione, sovrapposizione, commistione tra il concetto di “contare, comandare, essere importanti” e l’essere dimensionalmente grandi!
Un po’ una sorta di sindrome di terrore del nanismo urbano, secondo la quale chi è piccolo territorialmente non conta un ciufolo e solo chi è grosso mastodontico, pesante e conta!
Questa teoria, però, spiega molte cose, a partire da quella della fusione tra i nostri due centri che non è stata attuala per come lo spirito e la lettera della legge prevedeva:
“fondere i piccoli comuni affinché l’economia pubblica centrale ne traesse un immediato vantaggio per via della concentrazione tout court dei servizi, ma con lo spirito truffaldino e proditorio di fondersi affinché così il paese che sortisce da questa fusione, essendo più grande, CONTA DI PIÙ!
Niente di più sbagliato è falso, e lo stiamo constatando nei fatti oltre che dall’amarezza dei fusionisti delusi !
Quindi siamo dinanzi ad una vera e propria aberrazione in ordine alle strategie ed alle prospettive da proporre agli ignari cittadini che diventano mute pedine di folli e megalomani strategie di potere!
Chiudo: Il potere in politica va usato per creare le condizioni di felicità, benessere e migliore qualità di vita dei cittadini e non per mettere in campo le premesse di una città dove possa crescere e moltiplicarsi la figura
“del grande dittatore ” di Chapliniana memoria!
Mario Gallina
(Comunicato stampa)