TREBISACCE. L’elisoccorso notturno potrà decollare anche da Trebisacce che è stata finalmente inserita tra i comuni che saranno dotate di piattaforme per l’atterraggio e il decollo diurno e notturno dell’elisoccorso. L’area individuata e che bisognerà attrezzare per attivare il servizio è quella del glorioso Campo Sportivo “Alfredo Lutri” che era di proprietà della ex GIL e che è stata affidata in comodato d’uso al comune.
“Innova”, toccherà ai nuovi amministratori adoperarsi, in primis per la riapertura del “Chidichimo” e poi per essere inseriti tra gli “eletti”. “Lo avevo annunciato qualche mese fa – ha scritto l’Azzurro Antonio Aurelio – e nella giornata di ieri è arrivata la conferma che
Trebisacce, a seguito del sopralluogo tecnico effettuato il 29 dicembre scorso, è stata inserita nell’elenco delle piazzole di atterraggio del servizio di Elisoccorso. I cittadini di Trebisacce e dell’Alto jonio – ha commentato Aurelio – avranno dunque un nuovo importante servizio che qualifica e rafforza il Servizio di emergenza/urgenza.
L’elisoccorso notturno rimane infatti un tassello fondamentale del Sistema dell’emergenza sanitaria e svolge una funzione di primaria
importanza per la Sanità territoriale”. Visto che nonostante le promesse, i proclami e gli impegni pubblicamente assunti dell’apertura dell’Ospedale non si parla, è doveroso prendere atto che si intende potenziare il sistema di emergenza-urgenza come rimedio all’assenza di un ospedale “per acuti”.
In un primo tempo, come abbiamo riferito all’epoca, il Bando effettuato dall’Asp di Cosenza su delega di Azienda Zero era andato deserto, per cui l’Asp ha dovuto procedere a una nuova deliberazione modificando anche il numero di eli-superfici che in un primo momento in Calabria
erano 11 di cui 2 a Catanzaro, 2 a Cosenza, 1 a Reggio Calabria e altre 5 a servizio degli Spoke, Castrovillari, Cetraro, Lamezia Terme, Paola, Praia a Mare e Rossano. Nel successivo Bando sono state inserite altre 3 basi, Serra San Bruno, Cirò Marina e Soveria Mannelli.
Sia nel primo che nel secondo elenco però non figurano né Trebisacce e né Cassano. E qui si pone tutta una serie di interrogativi. Perché sono stati premiati diversi comuni che non sono sedi di Ospedali? Perché Trebisacce e Cassano sono rimasti fuori? Ora si prova a porre rimedio almeno per Trebisacce ma, visto che l’appalto carico di oltre 2.5milioni di euro di risorse pubbliche è stato già assegnato, si dovrà attendere, se e quando ci sarà, un successivo intervento della cosiddetta Azienda Zero.
Pino La Rocca