Si intensifica la mobilitazione in difesa della postazione elisoccorso di Cirò Marina, un presidio essenziale e strategico non solo per il crotonese ma anche per l’intera Sibaritide. Ieri mattina un sit-in contro la soppressione della postazione, alla presenza del presidente della giunta regionale Mario Oliverio che rassicura: “Farò tutto quello che è nelle mie possibilità per fare in modo che non venga soppresso”. Non solo. Il governatore ha anche assicurato che “Non ci sarà alcuna gara di appalto per il nuovo servizio di elisoccorso, finché non verrà risolta la questione della base di Cirò Marina”. Tanti i sindaci presenti alla manifestazione, unitamente ad esponenti delle forze politiche, sociali e culturali del territorio. Tutti insieme per protestare contro il recente decreto emanato dal Commissario ad acta per il rientro dal debito sanitario regionale, Massimo Scura, attraverso il quale è stata disposta la chiusura dell’importante servizio sanitario a partire dall’aggiudicazione della nuova gara di appalto del servizio.
“Questo –ha aggiunto Oliverio- è un comprensorio vastissimo, su cui insiste una popolazione numerosa, che non può fare assolutamente a meno dell’elisoccorso perché questo territorio presenta, sia dal punto di vista geografico che orografico, condizioni di grave difficoltà ai fini della mobilità e del raggiungimento, in tempi rapidi, delle strutture ospedaliere. Per questo motivo stamattina sono venuto qui per ribadire che non consentirò, in ogni modo e con ogni mezzo, la soppressione di questa postazione. Non è affatto normale che oggi io sia qui. In una situazione normale non dovrei essere qui. Avrei dovuto dare soluzione ai problemi prima che nascessero. Purtroppo, però, la sanità calabrese da sei anni è in mano ai commissari e qui c’è la prova di come questa gestione commissariale agisca in maniera assolutamente opposta e antitetica alla volontà del governo regionale…Nei prossimi giorni –ha aggiunto il Presidente della Giunta regionale- riproporrò all’attenzione del Presidente Gentiloni e del Governo questa questione, perché è davvero intollerabile continuare ad andare avanti di questo passo. La Calabria ha diritto ad avere un Servizio Sanitario qualificato ed efficiente. I cittadini calabresi hanno diritto ad avere prestazioni sanitarie che consentano loro di curarsi nella propria regione senza essere costretti ad affrontare continui e costosi viaggi della speranza per essere assistiti altrove. In Calabria è giunto il momento di costruire un Sistema Sanitario regionale che parta dai territori, su cui devono essere rafforzati servizi sanitari efficienti e qualificati da mettere in rete con gli ospedali Hub e Spoke”. Sulla vicenda interviene anche Elisa Romano, dell’esecutivo nazionale Federazione Verdi, a rimarcare come la soppressione della postazione vada “nella direzione di emarginare e condannare a morte lenta ma certa un intero territorio dove, di fatto, non sono rimasti che pochi presidi sanitari, inadeguati per strutture, personale, attrezzature, evidente carenza di posti letto, il tutto senza bisogno di infierire ricordando le difficoltà nella viabilità di chi è costretto a percorrere, giornalmente, la ss 106”.