In una situazione di crescente preoccupazione, gli agricoltori di Corigliano-Rossano si trovano di fronte a un’emergenza idrica che mette a rischio le loro aziende. La condotta dell’acqua che attraversa il fiume Coriglianeto, vitale per l’irrigazione dei campi agricoli nella zona, è in uno stato di malfunzionamento critico da troppo tempo, e le richieste di intervento sembrano cadere nel vuoto.
Di fronte a questa situazione insostenibile, i proprietari delle aziende agricole hanno deciso di agire. Con una diffida formale e senza ulteriori dilazioni, rivolta al Consorzio di bonifica di Trebisacce, competente per la gestione del territorio, e al suo rappresentante legale pro tempore, il Commissario Italo Antonucci, gli agricoltori chiedono il ripristino immediato e completo della condotta dell’acqua.
La condotta dell’acqua rappresenta l’unica fonte di approvvigionamento idrico per le aziende agricole situate sulle sponde del fiume Coriglianeto. La sua disfunzione sta causando gravi danni economici, materiali e morali per gli agricoltori, che si vedono privati dell’acqua necessaria per l’irrigazione dei campi. Senza un’adeguata fornitura di acqua, la produzione agricola è seriamente compromessa, mettendo a rischio la sostenibilità economica delle aziende e la sicurezza alimentare nella regione.
Gli agricoltori sono determinati a far valere i loro diritti e a ottenere un risarcimento per i danni subiti. Nel caso in cui il ripristino della condotta dell’acqua venga ulteriormente ritardato o trascurato, si dichiarano pronti ad adire le vie legali per accertare le responsabilità penali e civili dei soggetti competenti. Questa decisione non è stata presa alla leggera, ma è il risultato di una situazione di emergenza che richiede una risposta immediata e adeguata da parte delle istituzioni coinvolte.
La condotta dell’acqua è un’infrastruttura vitale per l’agricoltura locale e per la comunità di Corigliano-Rossano nel suo complesso. Pertanto, è essenziale che il Consorzio di bonifica di Trebisacce, insieme alle altre istituzioni locali, come il Procuratore della Repubblica di Castrovillari Alessandro D’Alessio, il Maggiore dei Carabinieri di Corigliano-Rossano Marco Gianluca Filippi, il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e l’Assessore Regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, agiscano immediatamente per risolvere questa crisi idrica.
Il tempo stringe per gli agricoltori di Corigliano-Rossano. Oltre alle conseguenze economiche, i danni potrebbero estendersi a livello sociale ed ambientale, minando la fiducia nella gestione delle risorse idriche e mettendo in pericolo l’intero settore agricolo della regione. La speranza è che le istituzioni competenti prendano coscienza dell’urgenza della situazione e agiscano prontamente per garantire il ripristino della condotta dell’acqua e la salvaguardia del settore agricolo calabrese.