Enel e la sfida economica: Pasqualina Straface chiede un confronto diretto

Il ritiro dell’investimento da 14 milioni di euro da parte di Enel circa una ipotesi di riconversione a idrogeno della centrale di contrada Cutura ha scatenato una tempesta di discussioni nella città di Corigliano-Rossano. Le acque sono tutt’altro che calme, dato che il pronunciamento della Presidente della Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative, Pasqualina Straface, ha gettato benzina sul fuoco, sollevando questioni cruciali sull’approccio e sul coinvolgimento della comunità. «La nostra città non può permettersi di perdere un investimento da 14 milioni di euro», afferma con fermezza la Straface, indicando l’entità considerevole di ciò che potrebbe giungere sotto forma di sviluppo economico.


Ma le sue parole non si fermano qui: «È necessario che Enel apra con le istituzioni del territorio un confronto sulle ipotesi in campo». Questa richiesta di dialogo sembra sottolineare l’importanza di coinvolgere la comunità locale nelle decisioni che potrebbero avere un impatto duraturo sulla regione. La posizione della Straface non è soltanto centrata sull’investimento in sé, ma riflette una preoccupazione più ampia riguardo all’uso del carbone come combustibile fossile per le Centrali. La Straface mette in guardia contro trattative personalistiche che, secondo lei, potrebbero mettere a repentaglio il benessere dell’intera comunità. «Il rischio di travolgere ogni ipotesi sul campo per lo sviluppo economico, sociale e ambientale della nostra Città e del suo territorio è reale», afferma con veemenza. Le sue parole sollevano interrogativi sulla correttezza delle decisioni prese dal Sindaco, indicando una mancanza di coinvolgimento della pubblica opinione su questioni di tale portata. Questo dibattito non riguarda solo l’aspetto economico, ma anche quello sociale e ambientale. Pasqualina Straface ritiene che sia fondamentale convocare un tavolo di discussione con Enel e i rappresentanti delle istituzioni, in modo da garantire che l’investimento proposto sia ben compreso e che i benefici per la comunità siano adeguatamente valutati. Il suo appello sembra riflettere la necessità di una visione più ampia e condivisa, in cui il futuro di Corigliano-Rossano venga delineato attraverso un processo di dialogo aperto e costruttivo. La tensione tra l’aspirazione al progresso economico e la cautela nei confronti delle scelte ambientali e sociali è palpabile. La sfida che si prospetta richiederà non solo la considerazione dei vantaggi finanziari, ma anche una profonda riflessione sulle conseguenze a lungo termine per la città e la sua gente.

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