L’Enel non ha fatto alcun passo indietro su Futur-E. Il progetto sta andando avanti. Senza alcun freno. Solo che ci vuole il tempo giusto per fare le cose per bene. Lo precisa la stessa holding energetica attraverso una nota inviata in esclusiva a noi de La Provincia in merito alle preoccupazioni che circolano in città da un po’ di tempo. Una nota chiarificatrice. Che porta la firma dell’ingegner Marco Fragale, responsabile del Progetto Futur-E, di Enel Business, Development Marocco, Europa e Global Thermal Generation. “La procedura lanciata da Enel – scrive l’ing. Fragale – per la riqualificazione della centrale di Rossano non si è fermata ma, al contrario, è ormai entrata nella fase finale: il 17 febbraio si sono concluse le valutazioni della Commissione Giudicatrice ed ora la negoziazione con le controparti che hanno presentato i sei progetti ritenuti idonei per l’area viene portata avanti attraverso numerosi incontri, volti a individuare la migliore integrazione tra le soluzioni proposte e il sito”. Una trattativa non facile. Non si tratta, infatti, della compravendita di una moto o una casa. Tanti gli aspetti da valutare. In primo luogo anche quello relativo alle ricadute occupazionali. “La strategia scelta da Enel per il sito di Rossano, nell’ambito del progetto Futur-E, non è infatti una semplice vendita immobiliare, basata esclusivamente su criteri economici, ma un percorso articolato che prevede numerosi tavoli tecnici e negoziali che coinvolgono più attori. Il processo – dice ancora l’ing. Fragale – per definire il futuro dell’area prosegue, quindi, in modo serio e responsabile, con tempi adeguati a garantire che vengano presi in considerazione tutti gli elementi necessari per trasformare l’uscita dell’impianto dallo scenario energetico in un’occasione di sviluppo per il territorio che lo ospita, creando ulteriori opportunità anche dal punto di vista occupazionale”. Un processo valutativo articolato, quello di Enel. Che vuole cercare di garantire, come detto, anche livelli di occupazione con il futuro progetto aggiudicatario. Per il completamento delle negoziazioni è necessario l’approfondimento di ognuno dei sei progetti, considerando sia gli iter autorizzativi che serviranno per realizzarli, sia l’integrazione con parte delle strutture già presenti sul sito, tenendo in debito conto le prescrizioni espresse in sede di Commissione Giudicatrice dalle istituzioni rappresentanti le comunità locali. Il tutto per verificare, oltre alla solidità finanziaria dei proponenti, la reale fattibilità tecnica ed economica del progetto che, una volta scelto, dovrà essere sottoposto al vaglio delle competenti istituzioni locali per le relative autorizzazioni”. L’Enel ha tutte le buone intenzioni di arrivare alla conclusione dell’iter avviato per la centrale di Rossano. Un processo lungo, non facile da gestire. Ma lo si vuole affrontare con criterio, giudizio e lucidità. “Il progetto Futur-E – conclude il responsabile Futur-E Marco Fragale – è stato lanciato da Enel per individuare nuovi possibili utilizzi per i siti di 23 centrali termoelettriche che hanno ultimato o sono in procinto di terminare il ruolo svolto nel sistema energetico nazionale. Come nel caso di Rossano, l’Azienda lavora coinvolgendo tutti gli stakeholder per individuare soluzioni innovative che trasformino la chiusura degli impianti in nuove opportunità per il territorio, secondo criteri di circular economy e sostenibilità”. Insomma, si sta lavorando. Un lavoro sinergico tra Enel e Istituzioni locali e imprenditoria. Il ruolo di Comune e Regione non è di secondo piano. A breve potrebbero esserci, quindi, novità rilevanti.