Corigliano Rossano – Ex lavoratore Enel addetto alle pulizie dalle 4 di questa mattina si è collocato sul secondo anello di una delle due ciminiere dell’Enel in contrada Cutura. Non si tratta di un licenziamento, ma questo volta il messaggio è di diversa portata e natura: l’immobilismo della politica circa il futuro della centrale. Giuseppe Bosco, ultracinquantenne, sposato, una figlia, ha prestato attività per lunghi anni in centrale, poi decise di andar via regolarizzando la posizione con tanto di buona uscita. E’ disoccupato, non ha un lavoro né si nutrono prospettive. Nel frattempo tuttavia, Enel continua nella sua attività di smobilitazione, coinvolge ditte che assumono operai estranei al territorio, mentre i locali restano a casa. Il lavoratori ha la solidarietà dei suoi ex colleghi assiepati nei pressi dell’ingresso della centrale. Non si ha notizia del progetto Future-E né di altre ipotesi progettuali. L’indotto c’è per la rimozione dell’amianto, la smobilitazione di captatori in centrale, l’estrazione di olio combustibile dai serbatoi. Il coordinatore provinciale del sindacato generale di base Bruno Graziano contesta l’atteggiamento immobile dell’amministrazione comunale in carica e dei vertici Enel per il silenzio calato sull’annosa vertenza.