Allarme provvisoriamente rientrato. Circa sessanta famiglia evacuate fatte rientrare solo nella giornata di ieri dopo avere avuto una serie di rassicurazioni dal Dipartimento regionale della Protezione civile. Le zone interessate riguardano il cassanese ma anche il corigliese. A determinare l’emergenza l’esondazione del Crati le cui acque si sono vertiginosamente gonfiate a causa della pioggia abbondante precipitata nei giorni di venerdì e sabato scorso. Il clima fortunatamente ha successivamente allentato la brusca sferzata e tutto è tornato alla normalità. Panico a Cassano dove si è temuto nuovamente per il parco archeologico di Sibari colpito nel 2013 da una valanga di fango dovuta alla tracimazione del fiume. Superati i livelli d’allarme, sabato scorso a scopo meramente precauzionale, è stata decisa l’evacuazione di circa sessanta famiglie nella zona di Piano Scafo (Cassano allo Ionio) e Lattughelle (Corigliano Calabro). I primi provvedimenti assunti dagli organismi competenti l’individuazione di strutture pubbliche e ricettive private dove alloggiare gli sfollati. Il capo del dipartimento Carlo Tansi alla stampa ha riferito:«Le ordinanze sono a scopo cautelativo considerato che anche per domani è prevista pioggia. In questa zona le aree rurali e gli agrumeti sono già allagati e quindi abbiamo deciso di evacuare queste sessanta famiglie. La situazione viene monitorata costantemente». Nel frattempo al fine di ridurre il livello del fiume sono state utilizzate le pompe idrovore. Nel frattempo il sub commissario straordinario del Comune di Cassano Ionio, Marco Ghionna, ha ribadito la necessità di assumere determinati provvedimento di tutela dei residenti a rischio. Quindi «lo sgombero temporaneo di tutti i nuclei familiari di Lattughelle e di Piano Scafo residenti a ridosso dell’argine sinistro del fiume Crati“.
Sul luogo si è portato anche il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, il commissario straordinario del comune di Cassano, Emanuela Greco e i tecnici del Comune.
Dunque, tutta l’area è costantemente attenzionata.
In stato di allerta anche il mondo dell’associazionismo e del volontariato che in questi casi è sempre presente e a supporto delle postazioni pubbliche. Per il momento la situazione è stazionaria.
Qualora dovessero peggiorare le condizioni climatiche il dipartimento della protezione civile unitamente ai centri Com dei comuni è pronto ad assicurare un piano di intervento emergenziale in grado di garantire tempestivamente gli interventi di soccorso nelle aree a più alto rischio.
(fonte la provincia di Cosenza)