Corigliano-Rossano – Il messaggio di Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo di Rossano-Cariati, ai turisti.
Care sorelle e fratelli,
torno a portare il mio saluto e il mio benvenuto a chi si accinge a vivere il meritato riposo, al popolo di turisti che stiamo per accogliere e anche ai tanti fratelli di questa terra che ritornano al paese natio per le vacanze.
Stiamo lentamente percorrendo il sentiero di quella che viene definita “ripartenza”.
Il cammino è faticoso, l’animo provato, le gambe stanche.
Ecco che dobbiamo fermarci per il giusto ristoro.
Ritengo che questo momento debba diventare un luogo per tutti noi da abitare con rinnovati sentimenti di grazia e gratitudine, aiutandoci a saper scorgere tra le tante brutture che la vita ci pone davanti i tanti doni che abbiamo ricevuti, ricoprendone la bellezza e adoperarci per averne cura.
Un concetto che ho già espresso in occasione della pasqua di Resurrezione ritorna di forte attualità proprio in questo tempo di riposo, ossia che “l’amore fraterno si esprime anzitutto nell’ospitalità: “L’accoglienza dell’altro, per noi credenti in Cristo, non è solo un grande gesto di solidarietà, ma diventa anche una testimonianza di fede in Dio, il quale si manifesta nel volto di ogni uomo e donna che incontriamo lungo il nostro cammino”.
Cari fratelli facciamoci trovare pronti ad accogliere quanti giungeranno nella nostra bella e amata terra, facciamoli sentire parte integrante della nostra comunità. Che le nostre chiese, le nostre spiagge le lussureggianti colline e le nostre stesse case siano abitate dall’accoglienza.
Nello spirito sinodale che la chiesa universale ci chiama a sperimentare, viviamo le bellezza della condivisione.
Troviamo ristoro per l‘anima e il corpo nello spirito della gratitudine.
Quanti grazie dovremmo rivolgere a Dio per il suo infinito amore.
Il solo dono della vita, ma anche di un mondo che circonda.
Un arcobaleno di colori: l’azzurro del cielo, il blu del mare, il verde delle montagne.
Quanto amore Dio ha messo nel creato di cui ci ha fatto dono.
Ed è in questo scrigno che possiamo trovare tutto ciò che ci serve a rinfrancarci, a ritrovare la speranza, a guardare avanti.
Un posto bellissimo che dobbiamo abitare con rispetto.
Questa estate si è aperta con i tristi colori del fumo nero che ha devastato ettari e ettari della nostra terra, mentre mani ignote continuano a vandalizzare quanto di buono si realizza a volte mettendo anche in pericolo la vita altrui.
Dobbiamo quindi imparare ad avere cura del dono ricevuto. Diventare custodi di questo bene così prezioso condividendolo e regalandolo a nostra volta agli altri.
Vi auguro quindi una serena estate, di riposo e grazia che possa trovarci alla ripresa delle nostre attività quotidiane rigenerati e arricchiti dalla forza dell’amore di Dio su di noi.