L’attività rappresenta l’epilogo di una complessa attività d’indagine in materia economico- finanziaria espletata dalle Fiamme Gialle su delega di questa Procura della Repubblica, coordinata dal Procuratore Dr. Eugenio Facciolla e diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Flavio Serracchiani.
L’indagine è stata avviata a seguito di un ordinario controllo fiscale effettuato dai militari della Compagnia di Castrovillari nei confronti dell’azienda che commerciava autoveicoli in prevalenza di grossa cilindrata e di note marche.
Dal controllo, che ha interessato gli anni 2011, 2012 e 2013, l’imprenditore è risultato evasore totale non avendo mai dichiarato ricavi per oltre 7 milioni di euro ed evadendo imposte per oltre 2 milioni di euro.
Il commercio delle autovetture, circa 250 quelle ricostruite, avveniva prevalentemente attraverso acquisti effettuati da paesi europei, in particolare la Germania e la successiva rivendita, non dichiarata, in diverse Regioni d’Italia, in particolare Calabria, Lazio, Campaniae Basilicata.
Al fine di sottrarsi ai controlli ed impedire la ricostruzione del volume di affari e dei redditil’imprenditore aveva provveduto a distruggere gran parte della documentazione contabile.
Grazie alle indagini finanziarie sono stati ricostruiti i redditi non dichiarati e le imposte evase ed è stato disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari il sequestro preventivo ditutti i beni dell’imprenditore fino alla concorrenza del valore delle imposte evase, pari a 2.300.000 euro.
Il reato di “Occultamento o distruzione di documenti contabili” (art. 10 D. Lgs 74/2000) è sanzionato con la reclusione fino a 6 anni, mentre per l’omessa dichiarazione di imposte è prevista la reclusione fino a 4 anni.
Con l’esecuzione del provvedimento odierno sono stati sottoposti a sequestro, per la successiva confisca, conti correnti, titoli di credito, beni immobili e numerose autovetture ancora intestate al commerciante, tra le quali anche potenti autovetture di rinomate marche automobilistiche tedesche.
L’attività svolta evidenzia la particolare attenzione profusa da questo Ufficio Giudiziario e dalla Guardia di Finanza a contrasto della criminalità economica e finanziaria e di tale tipologia di reati che, di fatto, arricchiscono chi li pone in essere, a danno dell’interacollettività e degli imprenditori onesti che subiscono una concorrenza sleale fondata su comportamenti illeciti.(comunicato)