È partito il conto alla rovescia per le lavoratrici e i lavoratori ex LSU impegnati nelle pulizie delle scuole, vicenda che riguarda circa 16.000 lavoratori in tutta Italia, di cui 1.300 circa in Calabria e 670 circa nella sola provincia di Cosenza.
La consistenza numerica è – purtroppo – ben oltre le reali possibilità di stabilizzazione; se verrà confermata la bozza di decreto, infatti, saranno circa 5.000 i lavoratori delle aziende che gestiscono in appalto il servizio, a rischio licenziamento; le aziende hanno formalmente aperto le procedure – Legge n. 223/91.
I lavoratori senza più un posto di lavoro solo nel nostro territorio sarebbero circa 300; una condizione, questa, inaccettabile in una terra già di per sé povera di lavoro e che non darebbe nessuna altra possibilità di impiego ad una platea di ultracinquantenni. Filcams Cgil compensoriale si attiverà presso tutte le istituzioni locali, in primis la Prefettura di Cosenza, per denunciare fortemente questo dramma sociale che in tanti fanno finta di non vedere.
Se da un lato c’è da felicitarsi per un processo di stabilizzazione dei lavoratori, da troppo tempo in balìa di appalti e di imprese talvolta senza scrupoli, non può terminare un processo di salvaguardia di occupazione e reddito dei lavoratori con numerosissimi licenziamenti. Faremo appello a tutte le forze politiche affinché si possa festeggiare per tutti la tanto agognata stabilizzazione, ma per scongiurare la perdita anche di un solo posto di lavoro.
Così come Filcams Cgil ha fatto negli ultimi 3 lustri, continueremo a difendere i lavoratori ex LSU occupati nelle pulizie delle scuole.
Nei prossimi giorni, infine, attiveremo una campagna di assemblee pubbliche sul territorio per illustrare la situazione nazionale, discutere e programmare le iniziative sindacali e dare supporto a tutte le lavoratrici ed i lavoratori ex LSU impegnati in questa delicatissima fase.
Andrea Ferrone, segretario generale Filcams Cgil Pollino Sibari Tirreno
Comunicato stampa