Chiusura della ex Standa: la Camera del Lavoro Alto Jonio di Trebisacce e la Filcams-Cgil Territoriale esprimono solidarietà alle maestranze che hanno perso il poro di lavoro e si impegnano a sollecitare la politica affinchè faccia la sua parte e non rimanga insensibile rispetto al problema che ha coinvolto padri e madri di famiglia. «Il timore che questa ipotesi si verificasse – scrivono Francesco Ventimiglia responsabile della Camera del Lavoro di Trebisacce e Andrea Ferrone della Filcams-Cgil – era palpabile da mesi. Si tratta comunque di una pesante tegola per tutta la collettività che perde un pezzo importante delle attività storiche del paese, un’attività per lunghi anni fiorente, che ha perciò avuto un forte radicamento urbano, con valenza commerciale considerevole nel passato. Si tratta comunque – aggiungono i due sindacalisti – di un’altra attività commerciale che ha chiuso i battenti per cui siamo fortemente preoccupati per la perdita di ben 12 posti di lavoro. A pagare il prezzo più alto sono lavoratori e lavoratrici over 50 con famiglie monoreddito. Il lavoro è dignità umana e sociale, indipendenza economica, il protagonista della propria libertà». Detto questo i due sindacalisti rivendicano il merito di essersi adoperati in tutti i modi per cercare di avere un confronto preventivo con l’azienda, offrendo nel corso degli anni una stretta collaborazione con l’azienda per la salvaguardia dei livelli occupazionali. «…Purtroppo – fanno presente i due dirigenti della Cgil – tutto questo non è stato sufficiente: l’azienda ha infatti dichiarato un trend economico negativo nel corso degli ultimi anni tale da non poter considerare nessuna ipotesi alternativa alla chiusura… Ora – concludono Ventimiglia e Ferrone – rimane da capire come si possano salvaguardare al meglio i lavoratori, e con essi, le loro famiglie».