Fabio Menin: Finita la favoletta di Strada per sanità in Calabria

Fabio Menin
E così  dopo due giorni di attesa è finita la favoletta di Gino Strada a capo della sanità in Calabria. Il capo vero sarà un massone, già indagato per turbativa d’asta nei concorsi dell’università. Sarebbe “affiancato” da Gino Strada che lo aiuterebbe nella situazione d’emergenza covid 19.  Uso il condizionale, perché Strada non è un fesso e ha già dichiarato che non ci sta a fare il paravento per il potere, ma a dare una mano vera sì. Ovviamente in Calabria non comanda né Gino Strada, né a quanto pare Giuseppe Conte o meglio “Giuseppi”: comanda la massoneria insieme a ndrangheta e politicamafiosa e quando si tratta di nomine sono questi i poteri che decidono, il governo si adegua. Questa è l’Italia del 2020 e con questa Italia del potere noi italiani dobbiamo fare i conti. La sanità? Mancano i posti letto e le terapie intensive? I malati sono costretti ad emigrare dalla Calabria? Tutto questo non conta o conta assai poco, al posto di comando ci vanno gli uomini scelti dal potere dentro lo stato, la massoneria. Mentre ci dovrebbero andare gli uomini più capaci e competenti, e invece abbiamo visto chi sono gli uomini che lo stato sceglie per risolvere problemi della gente. Sono scelte le persone che i problemi li creano come è stato per i 2 commissari licenziati in due giorni Uno Cotticelli commissario per un paio d’anni che ha continuato a distruggere la sanità, con la scusa del debito pregresso, l’altro appena nominato che prima di cominciare ha detto che le mascherine non servono a nulla e che per infettarsi bisogna baciarsi. E adesso lo stato sceglie uno che è accusato di avere praticamente truccato il concorso per l’università. In questa situazione come ho ricordato un paio di giorni fa no bastano “ le palle” di Gino Strada a risolvere la situazione, ci vorrebbe un repulisti generale che si fa con volontà politica e un piccolo esercito di uomini pronti a tutto , ma capaci nel loro mestiere e dediti al bene di tutti.
No l’Italia dei potenti preferisce i “servi” del potere, quelli che si prestano ad aiutare gli amici e pure gli amici degli amici. Ora con tutto il bene e il rispetto che voglio e noi tutti vogliamo ad un uomo come Gino Strada che ha fatto del sacrificio e dell’impegno per gli altri, il primo scopo della sua vita, con tutto il rispetto  per lui  pensiamo che non si presterà a questo gioco al massacro che gli stanno chiedendo, ameno di avere garanzie reali di potere avere mano libera e forze adeguate per affrontare la situazione. Cosa che riteniamo assai improbabile viste le premesse. Chi può e deve aggiustare la sanità in Calabria?  Quelli che l’hanno massacrata? La risposta non mi pare assai difficile, nonostante Gino Strada, uomo capace di fare grandi cose, impossibili ai più, cioè di guarire malati tra le bombe e gli attentati, ma che ovviamente da solo o quasi non può risolvere la malattia di una sanità in mano ai delinquenti. La medicina giusta si risolve in due parole: cultura e impegno civile della popolazione e delle istituzioni, ma come diversi hanno osservato le cose più ovvie a volte sono le più complicate da mettere in atto e ci vuole una grandissima energia per portarle a termine.
FABIO MENIN

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