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Farma Trash: 16 imputati rinviati a giudizio, cade l’accusa di associazione a delinquere

L’inchiesta denominata “Farma Trash” si avvia verso il dibattimento con un esito significativo in udienza preliminare. Il giudice Biagio Politano del tribunale di Castrovillari ha deciso il rinvio a giudizio di sedici imputati con accuse di falso e truffa, prosciogliendoli tuttavia dalla contestazione di associazione a delinquere. La posizione di tre imputati è stata invece definita con il patteggiamento.

Rinvii e patteggiamenti

L’accusa di associazione a delinquere, inizialmente considerata il punto centrale della vicenda, è stata respinta per la maggior parte degli indagati. Sergio Cantafio, Petronela Blanariu e Vincenzo Calabrò, rispettivamente medico, moglie e informatore scientifico, hanno scelto di patteggiare la pena, accettando una definizione immediata della propria posizione processuale.

Gli altri sedici imputati, tra cui farmacisti, collaboratori e soggetti legati a vario titolo alle attività oggetto di indagine, sono stati rinviati a giudizio per le ipotesi di falso e truffa.

La decisione del Gup

Il proscioglimento dell’accusa più grave rappresenta un colpo per la strategia accusatoria, che aveva ipotizzato l’esistenza di una struttura organizzata volta a perpetrare illeciti nel settore farmaceutico. Per il giudice, gli elementi probatori raccolti dalla procura non hanno raggiunto il livello di gravità necessario per sostenere questa contestazione in dibattimento. Il gup ha invece ritenuto che le accuse di falso e truffa possano essere valutate nel processo, rimandando così la verifica delle responsabilità individuali al dibattimento.

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