TREBISACCE – Festa di Santa Rita da Cascia: una folla di devoti, dopo oltre due anni di pandemia, è tornata finalmente “in presenza” per abbracciare e per ringraziare la Santa dei casi impossibili a cui durante i lunghi mesi della pandemia contrassegnata dalla paura, dalla sofferenza e, purtroppo, dalla morte, si sono affidati la maggior parte dei credenti per cercare fiducia e conforto e per chiedere la sua intercessione. In un tripudio di suoni, di canti, di colori, di rose rosse e di preghiere, nei giorni 21 e 22 maggio, presso la Parrocchia “Cuore Immacolato della B.V.M.” si è infatti rinnovato il tradizionale incontro di fede e di preghiera tra Santa Rita da Cascia e suoi devoti di Trebisacce e dei paesi vicini (Albidona, Amendolara, Montegiordano Marina e Paese…) che ogni anno si ritrovano per condividere la sua solenne festività.
Una festività sempre più sentita e sempre più partecipata anche grazie alla trasmissione in streaming organizzata ogni anno nei minimi dettagli dalla Signora Irma Lauria in collaborazione con l’omonimo gruppo parrocchiale di preghiera e in sintonia con i Parroci don Vincenzo Calvosa e don Nicola Cataldi e con i Parroci delle altre comunità cristiane a suggellare il fecondo cammino sinodale che le 4 Parrocchie di Trebisacce stanno condividendo in questi mesi anche grazie alle premurose sollecitazioni del Vescovo don Francesco Savino. E questa volta è stata davvero festa grande, con tanto di Banda Musicale e di botti oltre che con i solenni riti religiosi: sabato sera 21 maggio, infatti, dopo l’arrivo e l’accoglienza delle “fiaccole” di Santa Rita provenienti dai paesi vicini, dalle tre Parrocchie locali, dalla Cappella dell’Ospedale, dai quartieri di Trebisacce e dai gruppi parrocchiali degli Scout e della Misericordia, è stato commemorato “il transito della Santa” dalla vita terrena al paradiso e il giorno dopo, domenica 22 maggio, con la Santa Messa “cantata” presieduta da don Michele Munno e concelebrata con i due Parroci di casa, a cui è seguita una breve ma intensa e partecipata processione con la “Santa dei casi impossibili” inondata di rose rosse portata a spalla per le vie della Parrocchia. E’ stata insomma l’occasione, per i tantissimi devoti di Santa Rita da Cascia meraviglioso esempio di amore a Cristo e di vita vissuta con inattaccabile coerenza cristiana da madre, da sposa, da vedova e da suora, per pregare tutti insieme – come ha ricordato don Michele Munno nella sua omelia – per la fine della guerra e affinchè per l’Italia, per l’Europa, per il mondo intero e in particolare per le nazioni in guerra possa nascere una nuova alba di pace, di speranza e di fratellanza.
Pino La Rocca