Plataci. Sarà Cosimo Papandrea in concerto ad inaugurare l’Estate Platacese 2024 nel nome di San Giovanni Battista patrono del caratteristico borgo arbereshe. Il programma, organizzato con la consueta passione e dedizione dal Gruppo di Volontari della Pro Loco di Plataci, oltre che offrire momenti di svago e di sano divertimento per la popolazione locale, è in grado di attirare residenti e turisti e segna anche quest’anno l’inizio di una stagione estiva ricca di eventi, di tradizioni e di novità che animeranno il piccolo e civettuolo borgo arbereshe per tutta l’estate. Lunedì 24 giugno, la comunità si riunirà per festeggiare San Giovanni Battista, il suo Santo Patrono, con una giornata che culminerà con il Concerto del noto artista calabrese Cosimo Papandrea noto come cantautore apprezzato per la forte matrice tradizionale e popolare legata al territorio.
La serata, secondo quanto riferisce la portavoce del gruppo Katia Brunetti, promette musica, balli in un’atmosfera festosa che darà il via, anche quest’anno, a un’estate indimenticabile che inizierà al termine di una giornata di celebrazioni religiose tradizionali. Lucia Brunetti, Delegata agli eventi del Comune di Plataci, dichiara: “Sono profondamente orgogliosa di quello che sarà il nostro calendario estivo di quest’anno ed è il risultato di un impegno collettivo straordinario e del cuore pulsante della nostra comunità che ringrazio per il contributo e la passione di ogni singolo cittadino che dimostra il senso di appartenenza e un solido attaccamento alle radici. Siamo perciò pronti – ha aggiunto la Delegata allo Spettacolo – a vivere un’estate indimenticabile, ricca di cultura, di gioia e di condivisione.” Tra gli eventi di punta segnalati troviamo il 27 luglio, con la tanto attesa Sagra del Cinghiale, giunta ormai alla sua quarta edizione. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di caccia e per gli amanti della buona cucina che avranno l’opportunità di degustare piatti tipici a base di cinghiale, e non solo, preparati secondo le ricette tradizionali. Ma l’Estate Platacese 2024 non sarà solo gastronomia ma ci saranno i giochi rionali, il gioco della Biga e i Kuzzuruni che riportano in vita le antiche tradizioni e coinvolgono grandi e piccoli in attività ludiche e agonistiche ma anche Recital in lingua arbëreshë e Itinearari Gramsciani, dedicati quest’anno al tema della guerra e della pace, oltre a tanti ed eventi destinati a celebrare e valorizzare l’orgoglio identitario del paese.
Il 17 e il 18 agosto, poi, Plataci vedrà fra le proprie strade la Gjitonia, un evento culturale di grande prestigio che ricorda ed esalta i valori della comunità e del vicinato in chiave arbëreshë: due giorni di festa, di musica, di danze e di incontri culturali che mettono in risalto l’importanza delle relazioni umane e del patrimonio culturale locale. A seguire, dal 19 al 21 agosto, si terranno gli eventi religiosi in onore di San Rocco e della Madonna del Monte, momenti di tradizionale devozione e di spiritualità che uniscono la comunità in preghiera e riflessione e che si concluderà in piazza con un emozionante Concerto. Una delle novità più attese della prossima Estate sarà la prima Edizione della Sagra della rinomata Shtridhelat, in programma il 25 agosto nella quale sarà protagonista della tradizionale cucina platacese che sarà presto “consacrata” con la De.Co (denominazione comunale) e sarà protagonista di una giornata all’insegna del gusto e della riscoperta delle antiche ricette locali. L’Estate Platacese si concluderà il 14 settembre con l’evento “19 Fuochi”, un forum dedicato al rilancio delle aree interne che hanno bisogno di nuove risorse per combattere l’incalzante spopolamento delle aree interne. “L’Estate Platacese che si concluderà con un concerto serale dedicato alle radici del nostro territorio – ha dichiarato infine Katia Brunetti – sarà dunque un contenitore ricco di convegni, di attività culturali, di folklore arbëreshë e di mercatini identitari e offrirà spunti di riflessione sul futuro del territorio e delle sue piccole comunità e promette quindi di essere un’esperienza straordinaria, capace di unire, attraverso un programma ricco e variegato, tradizione e innovazione, festa e riflessione, comunità e cultura e perciò imperdibile per chi vuole vivere momenti di autentica bellezza e fascino”.
Pino La Rocca