E di fronte a una crisi senza precedenti della piccola pesca artigianale – dichiara Salvatore Martilotti, presidente del Comitato pescatori costieri artigianali Corigliano-Rossano – assistiamo a politici e burocrati autoreferenziali che invece di dare risposte si limitano a passerelle per annunci roboanti per interventi poco compatibili.
È vero, stiamo perdendo importanti appuntamenti per sostenere i piccoli pescatori e l’economia delle Comunità costiere in modalità inter-settoriale. Forse si dovrebbero evitare oltre alle passerelle elettorali, anche la semplice gestione amministrativa delle risorse comunitarie gestite dalla Regione: è possibile superare la logica della “corretta rendicontazione” per creare opportunità di sviluppo e occupazione? Per evitare che resti solo l’annuncio e l’eventuale disimpegno, i pescatori costieri artigianali possono essere impiegati come “sentinelle del mare” per la raccolta della plastica e dei rifiuti lungo la fascia costiera? Sarebbero necessarie risposte concrete, ma purtroppo in questi giorni si hanno notizie di sole iniziative deludenti, con proposte confuse che non contribuiscono a superare la crisi settoriale e neanche a creare condizioni per accompagnare il cambiamento, il ricambio generazionale, lo sviluppo inter-settoriale. Noi vogliamo solo semplicemente ricordare che alla pesca costiera artigianale non servono interventi confusi, proclami, proposte inopportune o campagne per promuovere se stessi. E, pertanto, arrivati a questo punto, forse, da parte nostra non è esagerato dire che siamo in presenza di un vero e proprio spreco di denaro pubblico anche per l’assenza dei due ambiti prioritari del FEAMP, in particolare con i FLAG: la diversificazione e l’innovazione in un’ottica di contaminazione virtuosa tra settori.
Al contrario, noi siamo convinti che servono programmazione, in raccordo a quella comunitaria e nazionale, e interventi a sostegno della pesca costiera artigianale.
E, pertanto, non è più rinviabile far funzionare l’ottima ma anche “dimenticata” legge regionale pesca (L.R. n. 27/2004) e portare al decollo, nella prossima programmazione, Gruppi di Azione Costiera (FLAG) nelle quattro macro-aree costiere dei due litorali della Regione con forte coesione, ma gestiti dal territorio con i pescatori protagonisti e non da “santoni improvvisati” che vantano solo amicizie importanti.
Il “Comitato Pescatori Costieri Artigianali Corigliano-Rossano” rilancia, nel Comune con la maggior estensione litoranea della Calabria, come Comitato promotore, la proposta del “FLAG Corigliano Rossano” e area allargata. Ma in questa fase delicata serve una forte inversione di rotta da parte della Regione Calabria, ed è anche necessario avere il coraggio di cambiare con una maggiore attenzione alla programmazione settoriale per l’ottimizzazione dei fondi comunitari non solo per tutelare la pesca calabrese ma anche mantenere i livelli occupazionali, ammodernare il settore e, soprattutto, aumentare il livello di professionalità e competenza per poterlo traghettare dalla crisi allo sviluppo possibile dell’economia ittica in modalità inter-settoriale (piccola pesca, ambiente, turismo costiera, cultura e gastronomia del mare) per dare nuova linfa e rivitalizzazione alle Comunità costiere della nostra Regione, a partire da quella di Corigliano-Rossano (Comunicato stampa).