CORIGLIANO-ROSSANO – Quella delle elezioni provinciali è sicuramente una elezione strana, perché “riservata” esclusivamente agli amministratori, ma se in altri territori questo non impedisce di aprire discussioni sul piano politico, dalle nostre parti erano diventate delle mere liturgie senza alcuna discussione. Erano, appunto.
Tra le solite, storiche, demonizzazioni nei confronti di chi osa mettere in discussione le scelte delle eminenze grigie della politica provinciale, in realtà sta nascendo il percorso di decine di amministratori che, partendo dai propri territori, nutrivano da tempo l’esigenza di mettersi in rete e costruire un confronto aperto sul proprio ruolo politico, dentro e fuori dalle organizzazioni di appartenenza, e sulle decine di questioni aperte, da quelle più recenti come il PNRR a quelle ataviche come i rifiuti. Questioni sulle quali, invece, da parte delle istituzioni sovracomunali permane da tempo silenzio ed immobilismo totale.
Un percorso che cresce di giorno in giorno, di proposta politica e mai di scontro, ma che proprio per questo forse preoccupa chi credeva di poter continuare a gestire decine di sindaci e consiglieri comunali con logiche spartitorie, senza neanche un minimo di discussione e coinvolgimento, e che si affaccenda ad emettere note roboanti nel tentativo di scoraggiare una presa di coscienza ormai avanzata.
Questa rete costruita dai territori e da tantissimi amministratori rappresenta un punto di partenza dal quale partire per una discussione finalmente aperta e plurale.
Una discussione vera e non finalizzata a ratificare scelte già effettuate altrove, su come riscattare la nostra terra a partire dalle nostre periferie, rivendicando ovviamente il ruolo politico che quotidianamente gli amministratori locali guadagnano sul campo, incoraggiando un nuovo corso della classe dirigente che alle elezioni provinciali del 20 marzo lancerà un segnale chiaro ed importante.
IL SINDACO
FLAVIO STASI