CORIGLIANO Per il sindaco, Giuseppe Geraci, affinché il progetto di fusione tra le città di Corigliano e Rossano vada avanti e trovi il suo sbocco positivo “è ormai indispensabile – afferma – che il confronto politico e tecnico nel merito del percorso storico avviato con l’approvazione dell’atto di impulso da parte dei due consigli comunali prosegua naturalmente nell’ambito delle due istituzioni pubbliche interessate. A tal proposito – aggiunge Geraci – come da accordi con il collega Stefano Mascaro, le due giunte municipali si incontreranno martedì’ 6 dicembre alle ore 17 al Castello Ducale per avviare, attraverso una serie di analoghi incontri operativi, un concreto percorso di analisi e approfondimento rispetto a contenuti, criticità e metodi sottesi al progetto di unificazione amministrativa. Pur riconoscendo ed apprezzando – continua il sindaco – su quest’epocale opportunità per il territorio il prezioso ruolo di stimolo svolto in questi anni nell’opinione pubblica da attori e soggetti sociali e politici diversi, in vista ormai dell’indizione del referendum popolare da parte della regione Calabria diventa decisivo il rapporto diretto tra i due esecutivi e le complessive macchine comunali delle due città. È in questa ottica e con questa prospettiva – va avanti – che abbiamo assunto l’iniziativa di fissare una prima serie di riunioni riservate alle due giunte, con l’obiettivo preciso – conclude Geraci – di concentrare l’attenzione delle due amministrazioni comunali, senza interferenze, sulle soluzioni politiche e tecniche da concordare rispetto a tutte le fasi ed a tutti gli adempimenti che si renderanno necessari da qui al referendum”.
Ha ragione Geraci quanto rimarca il prezioso ruolo di stimolo svolto da attori e soggetti sociali e politici diversi, allo scopo di poter coinvolgere nel dibattito i cittadini, che poi saranno coloro che nel futuro referendum dovranno decidere se la fusione si farà o meno. Ma, secondo noi, l’avere delegato questo delicato ruolo a componenti della società estranei all’ente comune è un errore, in quanto il consiglio comunale di Corigliano nel gennaio del 2015 aveva assunto un impegno ben preciso: avviare sul territorio una serie di incontri con le varie componenti della società coriglianese al fine di raccogliere idee, spunti e proposte necessarie per rendere il progetto di fusione molto vicino alle reali esigenze dei cittadini delle due città. Invece quell’impegno è stato completamente disatteso, in quanto in questi quasi due anni, l’amministrazione Geraci ha promosso un solo incontro pubblico, tenutosi nel marzo del 2015 presso il Centro di eccellenza. Ciò è un fatto grave perché attraverso un atteggiamento del genere si è voluto inviare un messaggio, anche se del tutto indiretto, che comunque l’esecutivo ha già le idee chiare sull’argomento e che pertanto i cittadini di arrangino. Secondo noi l’unica fortuna di questo futuro referendum è che per la sua validità non sarà necessario il quorum, altrimenti il progetto avrebbe trovato non pochi ostacoli per la sua pratica attuazione.