Il Governo, quindi, ristabilisce il patto, anche in termini di contributi statali, con i comuni che hanno deciso di intraprendere la virtuosa via della fusione.
«Auspichiamo – prosegue il Presidente FIGOLI – che questi contributi siano finalizzati solo ed esclusivamente a rafforzare quel senso di appartenenza alla nuova comunità realizzando opere anche fisicamente riconducibili al nuovo Ente in cui riconoscersi e valorizzarsi. Pensiamo al collegamento dei 2 lungomari, ancora fisicamente separati che, previo accensione di un mutuo decennale, da estinguersi con i contributi statali con rate da 500.000,00 euro annuali, potrebbe vedere finalmente la luce. Rimarrebbero, comunque a disposizione annualmente, 1 milione e 500.000 euro per altre opere di riqualificazione territoriale e d’integrazione sociale con al centro il tema fusione.
Nei giorni scorsi si è riunito il direttivo dell’Osservatorio per fare il punto della situazione circa l’operato dell’Amministrazione Stasi. Sono emersi pareri di diverso orientamento nella consapevolezza diffusa che sia ancora prematuro esprimere delle valutazioni circa un vero e attento monitoraggio delle attività in chiave fusione. Eccepito tuttavia il dato dell’approccio culturale in ordine ad iniziative che favoriscano una maggiore integrazione sociale tra le due ex comunità.
Nelle ultime ore infine, la Commissione Giustizia ha incontrato la deputata On. Elisa Scutellà, componente della commissione parlamentare Giustizia, la quale ha assunto l’impegno di relazionarsi con l’Osservatorio ad intervalli di tempo calendarizzati al fine di avviare un rapporto sinergico nell’interesse della comunità. (UFFICIO COMUNICAZIONE OSSERVATORIO)