Si lavora spediti al fine di accelerare le procedure per l’istituzione della città unica, Corigliano-Rossano. Un percorso irto di insidie ma non impossibile. C’è chi tenta di frenarne le procedure determinando una lesione ai principi democratici. La fusione sarà sancita dalla volontà popolare non certo da altri organi. La città unica sorgerà solo se lo vorranno i cittadini. Ma c’è chi vorrebbe impedire che ciò avvenga. Non a caso il coordinamento delle cento associazioni, riunitosi ieri in tarda serata, ha inteso lanciare una sorta di aut aut con una sola parola d’ordine: referendum subito! Evidentemente qualcosa preoccupa e non poco. Questa serà il governatore Mario Oliverio sarà a Rossano per partecipare al consiglio comunale monotematico sulla sanità. Potrebbe essere, questa, un’occasione per ribadire, non certo sotto i riflettori, la necessità di dare vita al referendum. Intanto è saltata al 19 dicembre l’audizione in Regione per consentire al sindaco di Corigliano Giuseppe Gerari e al presidente del Consiglio comunale Pasquale Magno di essere presenti all’importante iniziativa. Occorre scongiurare il pericolo che possa prendere corpo un conflitto normativa nei rapporti Stato-Regioni al tal punto da paralizzare le attività. Ecco perché i componenti del comitato delle cento associazioni vuole subito l’indizione del referendum, almeno fino a quando la competenza è in mano alla Regione. Si lavorerà dunque, in tempi brevi, per individuare una data da indicare per la celebrazione del referendum. E’ necessario farlo in tempi brevi. Senza ma e senza se. Qualcuno tende a prendere tempo nel tentare di allargare ad altri comuni lo strumento della fusione. In un precedente incontro si è discusso della tematica e sul punto il sindaco di Crosia Antonio Russo ha subito neutralizzato la discussione chiarendo che estendere ora ai comuni di Crosia e Cassano potrebbe significare un rallentamento delle procedure in essere, con il rischio di bloccare l’iter. Piuttosto, un ragionamento che porti allo strumento dell’area vasta, potrà essere ripreso successivamente, pensando di aggregare alla futura città unica i comuni che riterranno di aderire. Ma farlo adesso può determinare una sorta di congelamento delle attività. D’altronde a favore della fusione “Corigliano/Rossano” si sono già pronunciati i consigli comunali dei due comuni con apposite delibere. Nell’incontro del 19 dicembre amministratori e Comitato delle Associazioni saranno ascoltati in merito alla proposta di legge n. 182/10 di iniziativa del consigliere Giuseppe Graziano recante l’oggetto: “Istituzione del nuovo comune derivante dalla fusione dei comuni di Corigliano Calabro e di Rossano”. Questo passaggio- afferma Enrico Iemboli (componente del comitato)- “è propedeutico alla indizione del referendum popolare che il Presidente della Giunta della Regione Calabria Mario Oliverio dovrà emanare entro il prossimo anno, dopo avere ricevuto e presa visione della relazione del presidente della I^ Commissione. Si capisce bene quanto sia importante questo passaggio delle audizioni, che non è solo formale e non deve servire solo a confermare la volontà di fusione già espressa con le delibere adottate dai rispettivi consigli comunali, ma rappresenta anche l’occasione per gli Amministratori (sindaci e presidenti di consiglio), Comitato delle 100 Associazioni e ANCI per fare proposte integrative che possano alla fine essere emendate per una proposta di legge definitiva che sia contemplativa delle attese e aspettative delle popolazioni e degli Enti del territorio interessato”.