Fusione Corigliano-Rossano: ripristinare regole democratiche

Geraci

Affinché il percorso democratico che porta alla fusione tra Corigliano e Rossano possa svolgersi nel rispetto di una legislazione chiara e trasparente, è necessario che la regione Calabria riveda l’attuale normativa che regola le fusioni tra comuni e che, quindi, venga presa in seria considerazione il disegna di legge in materia presentato dai consiglieri regionali Sergio e Greco. Finalmente l’amministrazione Geraci rompe il silenzio su questo argomento che da tempo ormai sta calamitando il dibattito cittadino e lo fa soprattutto “in seguito – si legge nella nota del comune – alla tante polemiche pretestuose contro il sindaco della città, Giuseppe Geraci. L’amministrazione comunale sente il dovere di precisare che il processo di fusione con la vicina Rossano rimane senz’altro una possibilità di crescita e di sviluppo per tutto il territorio ed un’occasione di rilancio economico ed istituzionale per le due città. Ritiene altresì doveroso precisare che all’atto di impulso adottato nel febbraio 2016 dal Consiglio comunale di Corigliano ha fatto seguito uno stravolgimento delle regole da parte del Consiglio regionale, con l’eliminazione del quorum e l’inserimento della maggioranza complessiva. Quello che è successo con il caso dei Casali del Mango, in cui non si è tenuto conto della volontà maggioritaria del comune di Spezzano Piccolo, innescando una serie infinita di ricorsi, fa ritenere all’Amministrazione – così prosegue la nota – che sarebbe opportuno chiarire in modo certo le regole, prima del referendum, in modo da salvaguardare la volontà degli elettori dei singoli comuni chiamati al voto. Affermare tutto ciò significa volere un percorso di fusione non impugnabile, certo e cristallino, al di là di quello che dicono quanti hanno interesse a distorcere la realtà. Affermare tutto ciò significa voler garantire la libera e democratica espressione dei cittadini
e non, come falsamente sostenuto, rifiutare o mettere in discussione la fusione. L’Amministrazione rigetta ogni forma di pressione esplicita ed occulta che tende a soffocare la voce della legalità e della democrazia anche con forme di terrorismo psicologico. Quanto al ricorso presentato da alcuni cittadini sarà il Tar ad esprimersi circa la giustezza o meno delle motivazioni espresse. Nello stesso tempo auspichiamo che le motivazioni contenute nel disegno di legge proposto dai consiglieri regionali Sergio e Greco vengano riconosciute valide e siano accolte ai fini del ripristino delle regole esistenti al momento dell’approvazione della delibera di impulso. Nell’attesa che ciò avvenga e alla luce dei recenti attacchi offensivi e gratuiti contro il sindaco Geraci, appare del tutto giustificata la non partecipazione del Sindaco alle varie iniziative che sul tema della fusione verranno organizzate da associazioni e comitati vari”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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