Ora, nella Valle del Crati, sembra che parta l’utile Progetto di Fusione tra Cosenza e Rende, per giungere al risultato di cogliere tutte le opportunità e le risorse che Governo centrale e Regionale pongono in essere, ciascuno per le proprie competenze, in ausilio a tali esperienze di cui abbiamo già diffusamente trattato in precedenza.
In altre parti d’Italia (Toscana, Emilia, Trentino, Piemonte, ecc.) si sta procedendo o si è già proceduto a fusioni ma prevalentemente per piccoli Comuni. Qui, nella Piana, c’è in atto il disegno tracciato dalle 100 Associazioni che è iniziato formalmente a gennaio 2014 ed è proseguito con le due grosse Municipalità muovendo verso il doveroso dibattito cittadino (e infatti a Corigliano e Rossano, piaccia o no, tra la gente e nelle istituzioni non si parla d’altro se ci si vuole misurare con la realtà). Grazie a questo Movimento, poi, anche il Ministero della Funzione Pubblica ha interloquito e si sono svolti con il Comitato già due incontri a Palazzo Vidoni dove si è manifestato tutto l’interesse del Governo verso tale progettualità illustrata anche dai due Comuni.
Ora partono, ci auguriamo, Cosenza, Rende e Castrolibero.
Auguriamo agli amici cosentini e rendesi, Buon Viaggio. Saremo accanto a loro con il Sindaco di Rossano, ospite della manifestazione.
Così, miei cari concittadini e interlocutori ultronei, accade che si venga chiamati per trasferire ad altri il frutto di un’esperienza già fatta. Così si diventa centrali e non più periferici nel dibattito politico. Così si può uscire a parlare di sviluppo, di investimenti e di servizi senza tenere il cappello in mano come da troppo tempo, purtroppo, è avvenuto nella nostra Piana di Sibari e di conseguenza deprivata di ogni cosa.
Invertendo la rotta, non potranno che giungere vantaggi per tutti i cittadini.(comunicato comitato 100 associazioni pro fusione Corigliano-Rossano)