“Da convinto sostenitore, e non da ora, del processo di fusione delle città di Corigliano e Rossano, ho sempre ritenuto necessario il coinvolgimento delle Istituzioni comunali, delle associazioni di cittadini e dei comitati referendari nelle occasioni di dibattito e di approfondimento di questo momento storico per il nostro territorio. Credo ancora che la capacità di mediazione e di ascolto, intesa come efficace strumento di sintesi per addivenire all’ individuazione della soluzione ai tanti problemi che stanno nascendo sul cammino della fusione, rappresenti un modello di comportamento a cui far riferimento soprattutto in questa partita in cui le posizioni in campo sono molto diversificate. Credo, infatti, che sia difficile giungere ad un risultato importante per le comunità di Corigliano e Rossano se le Istituzioni locali, le associazioni ed i comitati referendari mettessero da parte questi strumenti di buona politica per cadere nella trappola dell’ invettiva fine a se stessa. Per questi motivi, mi dissocio convintamente dall’ ultimo comunicato delle 100 Associazioni a firma del suo Presidente Minnicelli. Ritengo che questa battaglia debba essere portata avanti nel rispetto di tutte le posizioni; che i toni della discussione debbano essere civili e che mai debbano scadere nel dileggio; che bisogna rispettare le posizioni altrui.Continuo a credere nella fusione, ma se la strada intrapresa sarà questa per come emersa dal comunicato delle 100 Associazioni, ritengo difficile qualunque raggiungimento di obiettivo. Per questo, mi appello alla ragionevolezza dei toni ed al rispetto personale ed istituzionale della controparte che non deve mai venire meno.VIVA LA FUSIONE CORIGLIANO-ROSSANO . (Nota Giovanni Dima)