A Rossano spira aria di fiducia e di ottimismo. Partono inviti a guardare al futuro con senso di responsabilità e voglia di fare. A Corigliano un po’ meno. Nel centro ausonico la partita “fusione” è vissuta in maniera complessa e articolata. Si guarda a Cassano con il cui ingresso Corigliano acquisirebbe quella baricentricità che potrebbe comunque ottenere anche in una fase successiva, annettendo la Città delle Terme dopo il referendum. Secondo indiscrezioni, il sindaco Geraci, dopo le dichiarazioni di Papasso (sindaco di Cassano) avrebbe intenzione di revocare la delibera di fusione Corigliano-Rossano e di rilanciare il discorso “fusione” con Cassano. Se questo dovesse accadere, tutto rischia di saltare. Anche se, occorrerà attendere l’esito delle elezioni provinciali per sondare il terreno della tenuta della maggioranza. La lotta intestina interna potrebbe subire una implosione deflagrante. A contendersi la “poltroncina” sono in tre nella coalizione e, gli impegni, all’origine erano ben altri. Se nessuno dei tre passa, o non passa chi nutre aspettative sarà bagarre. E questa volta incontenibile. Dunque, Geraci, potrebbe avere problemi di contabilità. Ma anche dover fare i conti con gli uomini di Dima la cui posizione è pro fusione “Corigliano-Rossano”. Questo progetto si sta rivelando un vero e proprio tormento. E non a caso, forse, il sindaco di Rossano Stefano Mascaro invoca l’intervento della Chiesa:”Bisogna mettere da parte adesso ogni sfumatura per evitare di gettare ombre su un fatto ed una prospettiva storica che non può che rappresentare un momento di luce per questo territorio e per l’intera Calabria. L’impegno che dovrà coinvolgere tutti, adesso, è quello di passare dai tavoli alla gente, andando quartiere per quartiere, per convincere le cittadinanze, soprattutto quanti oggi subiscono particolari situazioni disagio, che l’obiettivo del comune unico può effettivamente rappresentare un contributo strategico al superamento di tante crisi ed emergenze attuali. Il ruolo della Chiesa locale, in questa sfida epocale, può e deve essere di aiuto e sostegno. Mascaro, ieri mattina, si è recato in Curia per informare direttamente e personalmente l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano dell’approvazione, nella seduta (venerdì 27 gennaio) del Consiglio Regionale, della risoluzione per l’indizione del referendum consultivo relativo alla fusione dei comuni di Corigliano e di Rossano. Raccolti e fatti propri i sentimenti di soddisfazione della coalizione di maggioranza espressi dal coordinatore cittadino del movimento Il Coraggio di Cambiare Vincenzo Scarcello e del segretario cittadino del PD Franco Madeo ed interpretando ovviamente gli analoghi sentimenti di tutti i consiglieri comunali, il Primo Cittadino ha manifestato all’Arcivescovo, anche a nome del Presidente del Consiglio Comunale Rosellina Madeo, il vivo compiacimento dell’Amministrazione Comunale per un risultato che di fatto è destinato ad aumentare la centralità di tutto l’arco jonico cosentino. Da oggi al referendum – prosegue – inizia un grande lavoro quotidiano da parte di tutti. Nessuno sforzo dovrà essere lesinato. Tutti dovremo farci carico di andare a cercare i cittadini nelle piazze e nelle case per fare in modo che l’appuntamento referendario possa essere capito, nella sua portata storica, dalla maggioranza della comunità dell’area urbana”. Il primo cittadino ringrazia quanti si sono adoperati operativamente fino ad oggi, al di là dei ruoli, per arrivare a questa ulteriore tappa che premia la lungimiranza di quanto è stato messo in campo in questi anni e che ci restituisce maggiore speranza ed entusiasmo verso l’obiettivo al quale soprattutto le nuove generazioni guardano con maggiore consapevolezza e voglia di futuro”.