Afferma che non c’è stato mai dialogo con Rossano ma dal 1992 ad oggi è stato 3 volte Sindaco e in più Deputato della Repubblica, amministrando 20 dei trascorsi 25 anni dal 1992 al 2017 e nonostante tutto, nel Territorio si è deliberato per l’Ospedale Nuovo di Insiti; per il PSA, i PSL e il PSR con Corigliano capofila; per l’Impianto Consortile fognario a S. Irene; per il Trasporto Pubblico e la Raccolta degli RR.SS.UU. che sono affidati alle stesse Aziende (IAS-ECOROSS); per l’Accoglienza agli Emigranti; per l’Aeroporto di Sibari e tanto altro ancora mentre le due Città distese lungo la strada SS 106, detta della morte, sono una cosa sola.
Senza più una maggioranza, senza il bene della coerenza ridotta a barzelletta, il sindaco Tentenna che il 2 febbraio 2016 ha convinto il suo Consiglio Comunale a dire SI A QUESTA FUSIONE – lasciando per strada solo 4 Consiglieri su 25 – da agosto scorso in poi, ha tentato per ben 2 volte di far loro cambiare idea, fallendo. Oggi si porta dietro qualche “campolo” di maggioranza e il solo Partito dei 5 Stelle folgorato, come lui, sulla via del nulla.
INFATTI GERACI NULLA HA FATTO
Nessuna iniziativa divulgativa del Progetto e tanto meno nessun “Piano di Fattibilità” che solo i Comuni (o solo un Comune dei due) avrebbe potuto fare e non certo il movimento dei cittadini, anche se si è sempre in tempo a farlo. Però ha fatto fare un BLUFF DI RICORSO AL TAR ANTI REFERENDUM, RUBANDO SOLDI E TEMPO ALLA DIVULGAZIONE DELLA FUSIONE. Ora, invece di prendere atto della propria incapacità, vuole sfruttare la negatività, da lui stesso creata, per ribaltare le responsabilità e affermare di essere stato costretto a cambiare idea e a fare campagna per il No.
SOLO BUGIE. l’On Geraci, senza più maggioranza consiliare e con i 5 STELLE di scorta, vuole fare per sé la quarta sindacatura e non gliene importa nulla del futuro dei suoi cittadini. Chi parla e chi accusa altri, è colui che ha mentito e mente in pubblico e in privato, lasciando dietro di sé e dei suoi amici una serie di insuccessi clamorosi: dal degrado urbanistico in cui versa la Città al primo scioglimento per mafia; dal dissesto amministrativo al deficit stradale, idrico e idrogeologico scaturente da imprese scoppiate e da palazzinari in lite con il progresso urbanistico e il profitto lecito che comprende l’obbligo di fare parcheggi, aree sociali, infrastrutture, verde, invece non realizzati. Cose in tutto simili ad altri Gabinetti come quello di Genova (altro NO), come le gestioni Commissariali e le brevi di De Rosis e Straface. In tutto 25 anni nei quali spiccano gli insuccessi territoriali della fine del Tribunale di Corigliano Rossano, Cariati, Mandatoriccio, Crosia, ecc.; di altri Uffici collaterali compresa la Delegazione della Camera di Commercio, delle sedi commerciali, fiscali e amministrative territoriali di Assicurazioni e società di servizi, del Porto messo nelle mani di Gioia Tauro e Messina a centinaia di km e di miglia nautiche da Corigliano, dell’INPS, dell’INAIL tutto trasferito altrove (Cosenza e Castrovillari) ED ORA SARÀ IL TURNO DELLA SANITÀ
E NON CI SARÀ UNA PROSSIMA BUONA OCCASIONE
FUSIONE OGGI
Chi è per il NO non ha argomenti e quindi avvelena i pozzi e mette la gente l’una contro l’altra, sfidando il futuro, l’intelligenza del popolo, la “fortuna” portata in questo territorio da donne e uomini che spontaneamente e generosamente si sono messi in moto per concepire una svolta virtuale nella Politica, conducendo su questa linea migliaia di persone, l’associazionismo e partiti regionali e locali, i Sindacati, gli enti Provincia e Regione ai massimi livelli. Persino S.E. l’Arcivescovo Giuseppe Satriano si è speso per questa Fusione. Geraci NO. (Amerigo Minnicelli – coordinatore c.associazioni)