Giuseppe Graziano ha chiesto di intervenire durante il consiglio comunale di Corigliano Calabro. Un confronto istituzionale pubblico per chiarire e fugare eventuali dubbi o perplessità sull’iter amministrativo della fusione, sulle sue opportunità e, ancora, per soppesarne i vantaggi o presunti pregiudizi. Quale migliore occasione, allora, il prossimo Consiglio comunale di Corigliano calabro convocato per il prossimo Sabato 12 Agosto 2017 proprio per discutere e determinarsi sulla fusione tra i Comuni di Corigliano calabro e Rossano. Atteso che l’Assise civica coriglianese ha deliberato in merito al programma di unificazione delle due municipalità dell’Area urbana, già nel febbraio del 2016. Un annullamento o modifica della stessa delibera, così come si paventa e si sussurra da più giorni, senza un contraddittorio e senza un preventivo confronto con il Comune di Rossano indebolirebbe, da un lato, le ragioni contenute in un nuovo impianto deliberativo. Dall’altro, creerebbe uno spaventoso vuoto democratico, senza precedenti, che tradirebbe le attese dei cittadini delle due comunità che chiamate alle urne per decidere sull’esito di questo progetto.
È quanto dichiara il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, che da Consigliere promotore della proposta di Legge sulla fusione dei Comuni di Corigliano-Rossano, ha inoltrato ieri (mercoledì 9 agosto) una missiva al sindaco Giuseppe Geraci e al presidente del Consiglio comunale di Corigliano, Pasquale Magno, chiedendo di poter intervenire ai lavori della prossima Assise civica e auspicando che alla stessa discussione possa essere invitato anche il Comune di Rossano.
Nella cordialità dei rapporti – scrive Graziano – che devono essere una prerogativa essenziale tra le forze politiche che operano e vivono nella Sibaritide e, particolarmente, nelle due Città dell’Area urbana Corigliano-Rossano, vi invito a discutere insieme sul processo in atto della fusione. Una riflessione organica, costruttiva, oggettiva e soprattutto non dettata da alcuna altra logica che non sia quella che rivendica i diritti dei nostri concittadini. Ecco perché rinnovo, ufficialmente e per le vie formali, la mia piena e totale disponibilità ad interloquire con Voi e con l’intero Consiglio comunale di Corigliano, già deliberante dell’atto d’impulso pro fusione, sulle motivazioni e preoccupazioni che finora sono state evidenziate. Se ritenete opportuno – continua Graziano – approfondire da qui a sabato, giorno nel quale è stata convocata l’Assemblea civica che discuterà anche sulla fusione e sull’iter referendario in atto, sono istituzionalmente aperto a dialogare. Ed a farlo per superare eventuali perplessità. Fermo restando, appunto, il Referendum consultivo del 22 ottobre dove – precisa – i cittadini avranno la possibilità di votare democraticamente e scegliere le sorti politico-culturali-amministrative e sociali di queste due grandi Città della Sibaritide attese, insieme, da una grande sfida di sviluppo. Se lo voleste sarei onorato di intervenire in Consiglio comunale per illustrare al meglio la mia proposta di legge sulla fusione dei comuni di Corigliano e Rossano e fugare ogni dubbio di sorta nato attorno a questa proposta legislativa. Ritengo sicuramente vantaggioso un percorso di confronto – ripeto – istituzionale, ad iniziare già dalla discussione – si legge in chiusura della missiva – sulla fusione secondo ordine del giorno dell’Assemblea.
(fonte: comunicato stampa)