CORIGLIANO-ROSSANO Anche i coordinatori cittadini di Rossano di Forza Italia, Silvio Licciardi e Natalino Chiarello, sostengono la proposta avanzata dal consigliere regionale Giuseppe Graziano: Prima di tutto la fusione di Corigliano e Rossano e la nascita della terza Città della Calabria. Poi si potrà pensare ad un progetto comprensivo dei comuni contermini. Altrimenti si rischia di generare solo confusione. E non manca una vena polemica: “La stessa che vorrebbe qualche amministratore locale, legato a doppio filo con i potentati politici cosentini, a cui evidentemente non piace l’idea che si concretizzi un centro istituzionale forte nel territorio della Sibaritide. Sono giochi di potere a cui per anni, anche con la complicità colpevole di una parte della classe politica locale, siamo stati soggetti e che hanno pesantemente compromesso la crescita e lo sviluppo di questo territorio. La fusione di Corigliano e Rossano in unico Comune sarà il banco di prova della maturità di quest’area della Calabria che, purtroppo, non ha mai potuto decidere autonomamente del proprio futuro”. La proposta di legge regionale per la fusione dei due comuni innesca una “spinta propulsiva” e, contemporaneamente, rappresenta un atto che forse qualcuno non si aspettava. Così come “qualche parte politica, degna dei racconti di Verga – proseguono Licciardi e Chiarello – che ha fatto capolino nell’incontro per destabilizzare – non riuscendoci – l’opinione dei presenti… Ed è apprezzabile l’interesse con il quale Cassano e Crosia, realtà limitrofe a Corigliano-Rossano, stanno osservando questo processo. A loro – concludono – andrà riservata un’attenzione successiva, insita nella stessa proposta di legge che richiama alla prospettiva di un’Unione dei Comuni sul territorio ionico”. Nel frattempo, venerdì mattina si è svolto un incontro presso la sede municipale di Corigliano tra gli assessori al bilancio delle due città, Mauro Stellato e Nicola Candiano. Al confronto hanno partecipato anche il Sindaco Giuseppe Geraci, il vice Franco Oranges, gli assessori Tommaso Mingrone e Raffele Granata ed il Presidente del Consiglio Pasquale Magno. Erano presenti anche i dirigenti comunali dei rispettivi uffici Giovanni Santo e Antonio Le Fosse. Vi è stata unanime condivisione sul fatto che il confronto sulla fusione debba intensificarsi, strutturarsi ed estendersi a tutti i settori della vita amministrativa, per giungere preparati all’appuntamento dell’unificazione delle due municipalità.