Si fa stringente la richiesta da parte di molti consiglieri comunali nei confronti del presidente dell’assise, Pasquale Magno, e del sindaco, Giuseppe Geraci, affinché il comune si costituisca presso il Tar Calabria contro il ricorso presentato nei giorni scorsi da cinque cittadini, tra questi il consigliere comunale di maggioranza, Angelo Caravetta, con il quale chiedono che venga annullato il referendum sulla fusione in programma per il prossimo 22 ottobre. A richiedere questo intervento dell’ente al quale nei giorni scorsi è stata notificata copia del ricorso, sono, attraverso due comunicati, cinque consiglieri del gruppo di maggioranza e tre della opposizione.
I cinque consiglieri di maggioranza che sono: Francesco Algieri, Antonio Ascente, Franco Bruno, Giampiero Dardano e Fabio Olivieri chiedono “Al Presidente del Consiglio ed allo stesso sindaco di attivarsi affinché il comune di Corigliano si costituisca immediatamente in opponendum al suddetto ricorso per difendere non soltanto i contenuti di una delibera consiliare che, vogliamo ricordare, è stata approvata a larghissima maggioranza dal nostro Consiglio comunale ma anche per salvaguardare il concetto stesso di partecipazione popolare ai processi di autodeterminazione democratica che sono messi in dubbio da questo tipo di ricorso alla giustizia amministrativa.
Siamo convinti – sostengono ancora i cinque – che l’Amministrazione voglia tutelare la credibilità e l’onorabilità delle Istituzioni comunali tutelando, in primo luogo, le decisioni prese dall’Assise civica così come siamo convinti che, in sede di discussione di fronte ai giudici del Tar Calabria, ci sarà un rappresentante legale del nostro comune che difenderà e spiegherà la decisione presa dal Consiglio comunale.
Non immaginiamo minimamente un atteggiamento diverso anche perché sarebbe difficilmente giustificabile da parte della nostra Amministrazione comunale”.
Stessa richiesta viene formulata a Magno e Geraci dai consiglieri di opposizione Gianni Spezzano e Carmen Fusaro del Pd e Giovanni Torchiaro di Corigliano bene comune.
Per i tre la recente presentazione del ricorso da parte di alcuni cittadini “necessita – si legge nella nota diffusa – di una decisa presa di posizione da parte dell’Amministrazione e del Consiglio comunale.
L’esigenza della difesa di quella determinazione, – per Spezzano, Fusaro e Torchiaro – significa il mantenimento della progettualità di sviluppo della nostra città e contemporaneamente la credibilità del nostro Ente e del Consiglio”.
Per queste motivazioni i tre consiglieri “chiedono con forza e senza indugi – così termina il comunicato stampa – la costituzione immediata da parte delle nostre Istituzioni comunali avverso tale ricorso depositato al Tar regionale. Inoltre, occorrerebbe sperimentare nuovi strumenti partecipativi affinché i cittadini possano essere realmente parte attiva del processo, al di là del classico momento referendario”.