L’argomento fusione rimane sempre il tema caldo del dibattito politico tra le due città di Corigliano e Rossano. Intanto lo scorso 4 settembre il consigliere Angelo Caravetta ed altri hanno prodotto un ricorso al Consiglio di Stato tendente ad annullare la decisione assunta dal Tar Calabria lo scorso 22 agosto a proposito della effettuazione del referendum sulla fusione in programma il 22 ottobre. I ricorrenti chiedono che il referendum non si tenga per tutta una serie di motivazioni. Con ogni probabilità il ricorso dovrebbe essere preso in esame dai magistrati romani non prima del 25 settembre prossimo. Così come deciso nel consiglio comunale dello scorso 12 agosto, il sindaco Giuseppe Geraci ed i suoi più stretti collaboratori entro lunedì prossimo dovrebbero chiedere al presidente Magno di convocare per il 15 settembre un consiglio comunale, nel corso del quale procedere al ritiro della delibera del febbraio 2016 con la quale era stato votato l’atto d’impulso. Se fino ad oggi l’assise non è stata convocata, secondo indiscrezioni, è perché Geraci sta cercando di verificare di avere i numeri per ritirare la delibera, per evitare quanto già accaduto un mese fa. Il Comitato per il Si “Fiori d’arancio” in una nota annuncia che “Sono state protocollate presso il Municipio di Corigliano le prime firme delle petizioni al sindaco affinchè, nel prossimo consiglio comunale si ribadisca con forza il valore della Delibera del 2016, che ha determinato l’atto di impulso alla Fusione e si pianifichino tutte le attività amministrative per incoraggiare la partecipazione popolare al voto referendario previsto per il 22 ottobre prossimo. Milleseicentocinquanta cittadini che in meno di cento ore, hanno chiesto al cartello coriglianese del Sì, di essere ancora una volta protagonisti del cambiamento”. Ed infine nel dibattito interviene il consigliere regionale, Giuseppe Graziano, che in una nota sostiene che è “condivisibile la necessità di rivedere e migliorare la normativa regionale vigente sulle autonomie locali anche e soprattutto alla luce delle novità introdotte dalla riforma Del Rio. È, così, apprezzabile l’impegno posto dai colleghi consiglieri Franco Sergio e Orlandino Greco nel voler proporre all’Assemblea una nuova bozza di legge che tendi ad apportare delle modifiche, di forma e sostanza, a quella tutt’ora in vigore. Ma – afferma Graziano – lo si faccia attraverso un costruttivo confronto propedeutico che possa consentire a tutti di dare il loro contributo. Anche perché ci sono principi, espressi nell’attuale normativa regionale, che sono inviolabili e che devono essere tutelati. Ecco perché – aggiunge il consigliere regionale – è opportuna una concertazione ampia ed un approfondimento delle diverse norme che entreranno nel merito del tema delle autonomie locali”.