Fusione Corigliano-Rossano, dopo il referendum consultivo che ha sancito la vittoria del Si, l’iter prosegue ora con gli step che porteranno alla legge istitutiva del nuovo Comune e alla indizione delle elezioni dei nuovi organi amministrativi. Se ne è discusso anche nel corso dei lavori della Prima Commissione regionale, durante la quale il consigliere del Pd Carlo Guccione ha chiesto al vicepresidente Antonio Viscomi di chiarire quali «saranno i passaggi necessari per addivenire all’istituzione del nuovo Comune». Il tutto tenuto conto che «C’è molta attenzione, com’è naturale – ha sostenuto Guccione – al dopo referendum che ha registrato il consenso delle due popolazioni di Rossano e Corigliano per la nascita di una città che per popolazione diverrà la terza della Calabria». Questa la risposta del vicepresidente della Regione, Viscomi: «L’intera procedura è espressamente disciplinata dalla legge regionale numero 13 dell’83 (Norma di attuazione dello Statuto per iniziativa legislativa popolare e per i referendum). Non appena il presidente della giunta riceverà il verbale di proclamazione del risultato da parte dell’Ufficio regionale per il Referendum, ne disporrà la pubblicazione sul Burc. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione, il consiglio regionale è chiamato ad approvare il progetto di legge sottoposto a referendum consultivo. Dalla data di entrata in vigore della legge istitutiva del nuovo Comune, il prefetto nomina il commissario che dovrà gestire l’intero iter procedurale che condurrà all’elezione del nuovo sindaco e del nuovo Consiglio comunale».