“Sindaco dimettiti, salvaci!” E’ l’accorato appello che l’ex consigliere comunale dell’Udc, Cataldo Russo, rivolge al primo cittadino. Un appello che è il corollario di tutta una serie di interventi da parte di Russo, con i quali ha sempre attaccato il modi amministrare il comune da parte di Giuseppe Geraci. Ed anche in questa ultima dichiarazione l’esponente dell’Udc, spiega, con parole abbastanza dure il perché Geraci debba togliere il disturbo prima che sia troppo tardi. “In consiglio comunale, quindi pubblicamente e in più occasioni, – afferma Cataldo Russo – ho denunciato che tante cose non andavano per il verso giusto. Ho sempre creduto che il sindaco fosse una persona onesta”. Russo si scaglia in maniera pesante nei confronti di Geraci definendolo in vario modo. L’esponente Udc poi passa a denunciare quanto avviene sul territorio in fatto di edilizia.
Russo sostiene che questo stato di cose altro non è che una palese violazione della legge Bassanini. “Sindaco – afferma Russo – Corigliano non merita tanto perciò vattene e liberaci da questo incubo, altro che la pagliacciata della relazione di metà mandato. Ci hai raccontato la fiaba del dissesto, ma non hai detto che hai ricevuto somme considerevoli per ripianare i debiti e non l’hai fatto. Corigliano ha un bisogno disperato di cambiare pagina, ha bisogno di essere guidata da persone coraggiose che stiano vicino ai cittadini più bisognosi e non agli stranieri che qui vogliono solo fare soldi. Sindaco dimettiti, salvaci! Forse ti salverai anche tu, – così conclude Russo – in fondo ti è mancato solo il coraggio di affrontare le questioni, non sei un impiegato, sei semplicemente inadeguato, fattene una ragione”. Crediamo che più duro di così l’esponente dell’Udc non poteva essere. Francamente non sappiamo se il sindaco intenderà rispondere per le rime, oppure valuterà se nella nota stampa di Russo vi sono elementi tali da poterlo querelare, anche perché in altre circostanze simili Geraci ha fatto ricorso alle vie giudiziarie. Russo, e lo lascia intendere nel corpo della dichiarazione, tornerà sull’argomento anche perché avrebbe tanto altro ancora da dire. Vedremo come andrà a finire, di certo il clima politico che si respira in città in questi ultimi tempo è abbastanza pesante per non dire proprio avvelenato. L’attacco dirompente dell’ex consigliere comunale arriva in un momento alquanto delicato per la vita politico-amministrativa del comune ausonico.
Infatti dallo scorso 7 marzo nella casa comunale si è insediata la commissione di accesso agli atti amministrativi, nominata dal prefetto, Giancarlo Tomao, allo scopo di verificare se l’attività amministrativa dell’ente sia condizionata da infiltrazioni mafiose. Probabilmente Cataldo Russo in merito ha qualche notizia in più circa l’eventualità che il comune nel prossimo autunno possa essere sciolto per decisione prefettizia, da qui l’appello a Geraci ad abbandonare la scena prima che sia troppo tardi. Ma siamo in presenza solo di ipotesi, resta comunque il fatto che Russo mai come in questa circostanza ha usato toni alquanto duri nei confronti di chi, il sindaco per l’appunto, almeno nella fase iniziale del suo mandato e fino al 2014 l’esponente dell’Udc, se pur ufficialmente all’opposizione, in consiglio lo ha sempre sostenuto. Come non ricordare inoltre, in pieno consiglio, gli attacchi che Russo ha sferrato nei confronti di alcuni responsabili di settore del comune.