Corigliano-Rossano – Stamattina il gasolio industriale ha sforato il prezzo storico di 1,65€ al litro. Appena un anno fa lo stesso prodotto costava al consumatore all’incirca 0,50 € al litro. Questo significa che da qui a qualche giorno si fermerà l’intera filiera dell’agricoltura e della pesca in Calabria e per il territorio della Sibaritide e di Corigliano-Rossano significherà la distruzione totale dell’economia e del prodotto interno lordo. Non è un allarme ma una costatazione di fatto. Già stamani i rifornitori hanno registrato un repentino blocco degli ordini di consegna. E questo perché il costo del carburante non è più congruo ai costi di produzione. A giorni, se non addirittura ad ore, si fermeranno trattori, si fermeranno pescherecci, si fermeranno i generatori di corrente e si fermeranno anche le pompe di irrigazione che per larga parte sono alimentate da motori a combustione. Prossimamente sugli scaffali dei supermercati non avremo più prodotti ortofrutticoli e pescato italiani e di prossimità, vedremo solo merce importata dall’estero, surrogati e surgelati. La situazione è drammatica e ciò che rende ancora più sconcertante questa vicenda è che tutti gli appelli finora giunti al Governo sono caduti paurosamente nel vuoto. L’intero comportato primario italiano e calabrese rimane inascoltato e questo rischia di esasperare gli animi in un momento storico critico durante il quale non è permesso che il Paese diventi una polveriera di proteste e ribellione. Da qui l’appello alla Regione Calabria e al presidente Roberto Occhiuto affinché, attraverso la sua capacità di mediazione, interloquisca subito con il Presidente del Consiglio dei Ministri per trovare soluzioni a breve termine volte far fronte alla profonda crisi del caro carburante. Nel frattempo, si studino soluzioni immediate per calmierare i prezzi e i costi di produzione che, diversamente, manderanno in default la già fragile economia agricola della nostra regione. Si potrebbero, ad esempio, stanziare dei fondi straordinari e urgenti a far valere sulle risorse della Regione da destinare al comparto agricolo, della pesca e del settore alimentare per contribuire alla spesa carburante.
Vincenzo Scarcello – Capogruppo UDC Consiglio comunale Corigliano-Rossano
Una risposta
Magari era solo il carburante
I concimi sono raddoppiati i costi
I commercianti hanno pagato in parte o per niente gli agricoltori che gli hanno venduto il prodotto
Volete fare Politica del territorio
I supermercati vanno obbligati a vendere i prodotti locali