Un duro attacco al sindaco Geraci ed all’assessore Mingrone sulla gestione del castello ducale viene sferrato dai componenti il Movimento 5 Stelle ausonico. “Altro che città della cultura – si legge nella nota dei pentastellati – città del castello ducale, città dove tutto ruota attorno alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico con in testa il maniero un tempo appartenente ai Compagna. Caro assessore, Tommaso Mingrone, il tempo degli slogan e degli effetti speciali è finito da un pezzo, questa nostra città ha la necessità di vivere su fatti e atti concreti. Di ciò ne prenda atto soprattutto il sindaco, Giuseppe Geraci, che pare essersi assopito su questioni che nulla hanno a che vedere con vicende autenticamente amministrative, vicende cioè che dovrebbero servire a rilanciare le sorti socio-economiche di una città che, purtroppo, appare sempre più ripiegata su se stessa. Nella mattinata di ieri – prosegue la nota – il Movimento 5 Stelle ha protocollato una relazione che fa riferimento all’andamento della gestione del castello ducale. Un documento che analizza la gestione del castello, dal 2012 al 2016, da parte della società che cinque anni fa ha vinto la gara di appalto. Dai dati economici emerge in maniera chiara il fallimento degli obiettivi che il nostro comune si era prefissati attraverso l’affidamento della gestione. Nel contratto – spiegano ancora i 5 stelle – il concessionario si assumeva l’obbligo di osservare in maniera piena, assoluta, inderogabile ed inscindibile le norme, le condizioni, i patti, gli obblighi, gli oneri e le modalità stabilite nel capitolato per l’affidamento della gestione del museo. Il canone contrattualmente previsto ed offerto in sede di gara è stato del 10,33% degli introiti derivanti dalla gestione della struttura, da versare in rate bimestrali entro il giorno 10 del mese successivo al bimestre di riferimento.
Nel contratto il comune prevede la possibilità di riuscire ad incassare dalla cessione della gestione del castello un importo previsto di euro 50.000,00 annue per un totale di euro 250.000,00. Inoltre, nello stipulare detto contratto il comune si è obbligato a pagare il 60% dei consumi inerenti l’energia elettrica ed il gas, accollandosi, altresì, interamente il consumo dell’utenza idrica. L’analisi economica della gestione del castello è stata effettuata comparando, nel corso del periodo considerato , le entrate derivanti dell’affidamento di tale gestione pari al 10,33% degli introiti incassati dal “Concessionario” con le uscite costituite da: costi per utenza elettrica pari al 40% ; costi per fornitura gas pari al 40%; contributi erogati dal comune per l’organizzazione di eventi culturali. Da tutto ciò si evince che nel corso di questi anni (2013-2016) l’affidamento della gestione del “Castello” è stata fallimentare, infatti, piuttosto che conseguire degli utili (preventivati in contratto dal comune in euro 50.000,00 annue) si sono conseguite delle perdite che complessivamente ammontano a quasi 20 mila euro. Da qui il nostro biasimo nei confronti del sindaco e dell’assessore Mingrone”.