Giallo ad Amendolara. Permangono interrogativi sulla morte dell’agente di Polizia Penitenziaria

AMENDOLARA. Agente di Polizia Penitenziaria di Amendolara trovato agonizzante nella sua auto in provincia di Taranto, a oltre 80 chilometri di distanza dalla sua abitazione. Trasferito d’urgenza presso l’Ospedale dell’Annunziata di Taranto, l’uomo è deceduto in poco tempo per cause che sono tuttora in via di accertamento. Si tratta di Domenico Fasano, 58 anni, coniugato e con due figlie, che prestava servizio presso la Casa Circondariale di Castrovillari.

L’Agente, secondo quanto riferiscono le cronache, aveva terminato il suo turno di servizio ed era atteso a casa dalla sua famiglia – residente ad Amendolara Marina – dove però non è mai arrivato. Proprio la sua famiglia, non vedendolo rincasare, ha dato l’allarme dopo aver tentato invano di contattarlo per telefono.  A qualche ora di distanza, Domenico Fasano, da tutti stimato e conosciuto come “Mimmo”, è stato trovato da una pattuglia della Polstrada, agonizzante  nella sua auto – una Opel Astra – ferma a fianco del guard- rail, nel comune di Ginosa in provincia di Taranto.

Allertati i soccorsi, l’agente di Polizia Penitenziaria, benvoluto e stimato da tutti sia in paese che sul posto di lavoro, è stato trasferito d’emergenza all’ospedale dell’Annunziata di Taranto, ma i sanitari non sono riusciti a salvargli la vita.

Sulla sua improvvisa e prematura scomparsa ovviamente permangono una serie di interrogativi che gli investigatori dovranno chiarire, aiutati, si spera, dall’esame autoptico richiesto dalla sua stessa famiglia: come mai Mimmo Fasano, persona conosciuta e stimata da tutti, che doveva far ritorno nella sua abitazione per il turno di riposo dopo aver prestato la nottata in servizio, è stato rintracciato in Puglia, a distanza di decine di chilometri da casa?

Pino La Rocca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: