di REDAZIONE
«Immagino il mondo nel 2112, un dopodomani mica troppo lontano, abitato dai nostri pronipoti – si legge in una dichiarazione rilasciata dall’artista – cosa succede con sei gradi in più sul pianeta? Cose inquietanti e ridicole. Tra le prime, per dirne una, i monsoni che scompaiono e 4 miliardi di persone costrette a ritrovarsi senza l’alimento base della loro vita: il riso. Scomparso, via. Tra le seconde, le scappatoie scientifiche che l’Uomo, che resta intelligente, inventerà per sopravvivere. Poi, se non ce la farà, alla Terra sai che gliene frega».
Far ridere coi numeri, sulla fine del mondo è possibile? «Certo che sì anche ai funerali si ride, e il morto non se la prende».
La prima messa in scena risale al 2014 ma continua a essere di assoluta attualità.
È questo lo spettacolo che l’associazione RiCrea – evento con cui festeggerà la quarta edizione della kermesse RiciCreando – porterà in città nell’ambito dell’Estate rossanese