Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Giù le mani dal porto: Perché Corigliano viene abbandonato?

Nel mentre certa politica locale, regionale e nazionale, unitamente ai sindacati, a Confindustria, a Confcommercio con il supporto dei mass media e la decisiva sponsorizzazione dell’Autorità di Sistema Portuale di Gioia Tauro tentavano di svendere il porto di Corigliano a una multinazionale americana specializzata nella metalmeccanica pesante, al comune di Vibo Valentia venerdì scorso è stato presentato un investimento di ben 27 milioni di euro, riguardante la realizzazione della nautica da diporto connesso alla realizzazione di strutture ricettive e cantieri navali.

Quello di Vibo Valentia, una volta realizzato, diventerà il più grande porto turistico del Tirreno meridionale (dopo Salerno). Con tempi di riqualificazione decisamente brevi: il tutto verrebbe ultimato entro il 2027.

«Una visione che, se realizzata anche nel porto di Corigliano, porterebbe sviluppo turistico ed occupazionale, con benefiche ricadute in tutta la piana della Sibaritide», affermano dal comitato Giù le mani dal porto.

«Perché qui invece la mediocrità e la miopia istituzionale dei soliti “illuminati” ostacolano, rendono impossibile ciò che altrove invece viene pianificato e valorizzato?».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: