Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Cosenza, ha riconosciuto l’antisindacalità dell’Azienda Sanitaria Provinciale, che si è concretizzata con l’adozione unilaterale di due delibere, senza averne sottoposto il contenuto alla preventiva necessaria concertazione con le Organizzazioni Sindacali. È questo l’importante giudizio di merito, formulato dal Giudice del Lavoro con sentenza depositata il 23 luglio scorso, in accoglimento del ricorso proposto dalla Funzione Pubblica CGIL dei Comprensori di Cosenza e Pollino-Sibaritide-Tirreno, patrocinato dallo Studio Legale Galluzzo-De Bonis.
La FP però è rimasta a lungo inascoltata. Ora, disponendo la rimozione degli effetti delle delibere da noi contestate, l’Azienda Sanitaria dovrà correttamente ricostituire il fondo Fasce, per un importo pari ad € 3.124.184,81. Aspetteremo con impazienza il ripristino della legalità, così come ordinato dal Giudice, per finalmente sederci al tavolo delle trattative e destinare quelle risorse al miglioramento delle fasce economiche. Non è un’operazione di poco conto, ma va detto che i Lavoratori del Comparto Sanità dell’ASP cosentina, per dieci anni non hanno avuto nessun miglioramento economico, sia a causa del blocco dei rinnovi contrattuali, sia perché l’Azienda Sanitaria aveva unilateralmente deciso di erogare ingenti somme per straordinario ai pochi, piuttosto che riconoscere un incremento di fascia ai tanti. Ora, grazie alla FP CGIL Nazionale, il nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro è in vigore da due mesi, ed è servito a incrementare la retribuzione base. Ma faremo in modo che, grazie alla sentenza a noi favorevole, anche le fasce economiche possano essere migliorate, per dare un ulteriore sollievo ai Lavoratori.
Staremo però attenti alle furbate, che potrebbero nascondersi dietro l’angolo. Il Giudice, infatti, ha disposto la rimozione degli effetti delle delibere viziate, e in conseguenza di ciò, sul tavolo del confronto dovremo trovare tutti i 3.124.184,81 euro. Non accetteremo che l’ASP proponga una nuova delibera, la sottoponga ad una scarna informativa sindacale e la attui, sottraendo ancora una volta i 3 milioni e passa alle fasce economiche. Senza contrattazione non ci sarà nuova deliberazione, a meno che non si voglia procedere in barba alle decisioni sostanziali del Giudice del Lavoro.
Noi lo avevamo annunciato, e lo abbiamo fatto. Ora,il ricorso lo abbiamo anche vinto. Daremo conto, a tutti i Lavoratori, del nostro operato, poiché la FP CGIL, da sempre, ha in cura solo gli interessi e i diritti dei Lavoratori. Allo studio legale Galluzzo/De Bonis va tutto il nostro ringraziamento, per aver predisposto un ricorso attento, minuzioso, preciso, tramite il quale pensiamo di restituire fiducia e speranza nell’affermazione delle regole contrattuali”.
Anche i Segretari Generali CGIL dei Comprensori di Cosenza e del Pollino-Sibaritide-Tirreno, Umberto Calabrone e Giuseppe Guido, esprimono grande soddisfazione per il brillante risultato ottenuto. “La condanna per il comportamento antisindacale tenuto dall’ASP di Cosenza – è il loro commento – costituisce una pietra miliare per le relazioni sindacali, e sicuramente favorirà un necessario cambio di passo nel confronto tra l’Azienda Sanitaria e le OO.SS. Questa sentenza, richiama il concetto delle corrette relazioni sindacali, che peraltro il nuovo CCNL Sanità ha ribadito e rafforzato. Da domani, quindi, riteniamo che l’ASP si conformerà a un nuovo modello di relazioni, basato sul confronto e sulla condivisione.
Non, però, un semplice fatto formale, ma un’assunzione di responsabilità condivisa e collegiale, di cui l’organizzazione sanitaria provinciale ha fortemente bisogno. Ancora una volta, possiamo dire che la CGIL ha precorso i tempi, con l’importante manifestazione tenutasi a Cosenza lo scorso 5 giugno alla presenza della Segretaria Nazionale FP CGIL Serena Sorrentino, e che ha mobilitato cinquemila persone: la Sanità pubblica è un bisogno primario, fondamentale, costituzionale, e perciò va ampiamente sostenuto, condiviso e partecipato.
Questa sentenza, favorevole alle motivazioni poste dalla nostra Organizzazione, dà il proprio contributo nella necessità di proseguire per la strada da noi tracciata”.