Antonio Micciullo e Daniela Topazio non usano mezzi termini e chiedono l’azzeramento della giunta al Sindaco Mascaro. “Cinque mesi orsono, al momento di sottoscrivere e sostenere il progetto politico per Mascaro sindaco – scrivono i due esponenti del PD – pensavamo che per il bene della città gli unici limiti da porci dovessero essere le smisurate ambizioni di cambiamento”.
INETTITUDINE AMMINISTRATIVA
Non solo, secondo i due consiglieri del Pd, non si sono mantenuti gli impegni con gli elettori, ma si è andati in una direzione diametralmente opposta. “In solo quattro mesi si è data prova di una costante inettitudine nell’affrontare la quotidianità della vita amministrativa”. Accuse gravissime. Che arrivano da una forte componente della squadra di governo. Che in giunta ha ben due rappresentanti.
MASCARO NON NE PUÒ PIÙ
Poi c’è il “braccio di ferro” con il movimento di Graziano, “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”. Che sta portando a tutto questo. A Graziano non sono andate giù tante altre cose. In primis il fatto che Mascaro vuole fare il Sindaco in maniera autonoma e senza diktat. Oltre l’aver scelto Candiano come assessore al bilancio. Ormai tra i due è “guerra” politica. Seppur ancora non palesata. Mascaro potrebbe perdere la pazienza. Da fonti ben attendibili, pare si sia stancato di questo essere continuamente attaccato. Le forze che lo vorrebbero defenestrare sono in agguato.
COSA ASPETTA MASCARO A SCENDERE IN PIAZZA?
Il PD, comunque, chiede, alla luce del tanto malcontento che c’è tra la popolazione (basti pensare alla vicenda, trattata davvero in maniera poco ortodossa, dell’assistenza fisica), l’azzeramento immediato della giunta messa su da Mascaro. E parla di “continuità amministrativa” con la precedente amministrazione. Perché Rossano “non può permettersi di giocarsi tutto il suo patrimonio e il suo futuro con l’ennesimo stupido bluff”. Cosa farà adesso Mascaro? Ormai è evidente che in molti ne vogliono “la testa”. Mascaro, a questo punto, dovrebbe fare: scendere in piazza e dire ai cittadini come stanno realmente le cose. Per chiarire, una volta per tutte, la situazione. O dentro o fuori.
(fonte La Provincia)