Giunta Mascaro Il sindaco replica a Micciullo

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La querelle tutta interna alla maggioranza continua. Alla richiesta di azzeramento della giunta Mascaro avanzata da due consiglieri comunali inclusiva dell’area Micciullo replica il sindaco Stefano Mascaro che ancora una volta ribadisce di non essere il tipo tale da subire condizionamenti da chicchessia.«La posizione di Micciullo non ha nessun fondamento. È sempre stato consultato e costantemente informato, ma più di una volta è risultato assente, facendo mancare contributi in termini di idee e proposte. Il PD nell’Esecutivo gode di una consistente e qualificata presenza. È evidente che il segretario Ernesto Magorno sia stato indotto in equivoco; la situazione va subito chiarita.
Le difficoltà di costruzione di alleanze politiche – dichiara il Primo Cittadino – da qualche anno riguardano l’intero Paese, dal Governo nazionale a scendere. Di esse ci si è fatto carico a Rossano al momento di partecipare alla competizione elettorale comunale, proponendo un accordo tra forze oggettivamente diverse da cementare con il perseguimento del bene comune in una situazione di eccezionale straordinarietà. A risultato ottenuto il Sindaco diviene protagonista e garante del perseguimento degli obiettivi di programma, con la leale e fattiva collaborazione delle forze che lo sostengono. La Legge gli attribuisce prerogative che egli deve esercitare con equilibrio e saggezza politica. Penso – sottolinea MASCARO – di avere agito fin qui in questo solco, assumendomi le mie responsabilità e dimostrando di non accettare condizionamenti impropri da parte di nessuno e sottolineo nessuno. E così intendo proseguire. La posizione esternata dal consigliere MICCIULLO e dalla Topazio è evidente che non ha alcun fondamento politico. Egli è stato consultato e tenuto costantemente informato di ogni passaggio politico compiuto, che ha evidentemente condiviso accettando di assumere il prestigioso ruolo di capogruppo del PD e poi quello di Presidente della Commissione Bilancio. Salvo poi, in qualche modo, disertare ogni appuntamento istituzionale, ed omettendo qualsiasi contributo in termini di idee e suggerimenti nel merito delle questioni amministrative. Ciò rende ancora più incomprensibile la proditoria personale posizione assunta, inopportuna ed intempestiva e priva di logica. Non sono un marziano capitato qui per caso – aggiunge il Sindaco – e perciò so che a tempo debito e con le procedure del caso occorrerà fare le dovute verifiche e, se opportuno, introdurre dei correttivi. Peraltro la stessa struttura di giunta è incompleta. Intanto si sta procedendo con la lotta alle sacche di inefficienza della macchina comunale, alla ricognizione della situazione finanziaria dell’Ente per provvedere al risanamento, all’accelerazione del processo di avvicinamento con Corigliano, alla programmazione per accedere ai finanziamenti comunitari, alla lotta alle incrostazioni di interessi che certo possono procurare avversioni, di cui però andare fieri».

GIUNTA MASCARO REPLICA A MICCIULLO

Al momento non mi risulta che la sortita del MICCIULLO sia condivisa dal PD, che ha nell’Esecutivo una consistente e qualificata presenza determinata non dal bilancino delle appartenenze, ma dalle competenze e dalla disponibilità dichiarata a lavorare sodo, comprovata giorno per giorno. Sono portato ad escludere la condivisione da parte del Segretario Regionale on. Ernesto MAGORNO, per la statura della persona e per la rilevanza della funzione e del ruolo, che non può essere di certo spesa per alchimie nella composizione delle giunte dei comuni calabresi, quanto piuttosto per dare aiuto e collaborazione ai Sindaci nella soluzione dei problemi del territorio, forte della posizione di guida del PD nel Governo nazionale ed in quello regionale. La vicenda è così assurda e contraria agli interessi della Città, che non può che essere frutto di un equivoco, che mi auguro possa essere immediatamente chiarito. Non c’è nessun tempo scaduto per nessuno – conclude MASCARO. Nella consapevolezza, che mi auguro possa essere sempre più condivisa da tutti, che tentare di indebolire sistematicamente un sindaco non può che equivalere ad indebolire la città e tutte le sue attese e ambizioni di crescita, di recupero di credibilità perduta in passato e riposizionamento territoriale e regionale.

FONTE:LA PROVINCIA

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