Continua il dibattito interno alla maggioranza al fine di uscire fuori dalla crisi politica tra i vari gruppi che sostengono il sindaco Stefano Mascaro. La discussione è ora concentrata sulla nomina del settimo assessorato. Esce di scena, almeno per il momento, l’ex presidente del consiglio comunale Vincenzo Scarcello in una prima fase favorevole ad entrare in giunta assumendo la delega ai lavori pubblici. La nomina perentoria del neo assessore Nicola Candiano ha alterato gli equilibri tra il primo cittadino e il Coraggio di Cambiare a tal punto da far arretrare la posizione di Scarcello. Che comunque resta capogruppo in Consiglio comunale. Il settimo assessorato, non vi è alcun dubbio, sarà in quota al Coraggio di Cambiare presente in assise con una pattuglia di nove consiglieri, praticamente è il movimento di maggioranza relativo. Tra i papabili il Consigliere Paolo Librandi o qualcuno/a da lui indicato. La trattativa segue i crismi della tensione. Né il tempo aiuta a stemperare gli animi. In questo il Consigliere regionale Giuseppe Graziano ha assunto un atteggiamento piuttosto rigido. Il movimentista di ispirazione azzurra non ha accettato il metodo adottato da Mascaro nel bypassare il vincolo secondo il quale non bisognava pescare dal passato, ossia, da rappresentanze che hanno già avuto ruoli amministrativi. E Candiano lo è. Tale operazione avrebbe compromesso lo spirito e l’anima del Cci a tal punto da spedire Mascaro in Commissione di garanzia. Intanto Candiano ha preso possesso ed entrato nel vivo dell’azione amministrativa. L’ente è in fase di pre dissesto. Non è facile ora trovare delle soluzioni. Ecco perché è divenuto quasi indispensabile, ora più che mai, trovare quell’armonia necessaria ad affrontare le problematiche limando ogni polemica talvolta inopportuna.(fonte La Provincia)