“Sessantasette ettari da riqualificare in polo turistico. Nel pieno rispetto delle vocazioni del nostro territorio, l’agricoltura ed il turismo, appunto, l’occasione che Enel ci propone con il concorso internazionale di progetti che andrà a bando nei prossimi giorni”. Un’opportunità, secondo l’Onorevole Giuseppe Caputo, da prendere al balzo ai fini della riconversione della centrale di S. Irene per sfatare il rischio dello smantellamento.
“In quell’area auspichiamo grandi investimenti attraverso i quali realizzare un porto turistico da 500 posti barca, attualmente previsto a Torre Pinta ma che si potrebbe tranquillamente zonizzare a Sant’Irene, un’area fieristica, il parco fotovoltaico, centro commerciale, aree residenziali e alberghi. Il tutto su quei sessantasette ettari impegnati oggi dalla centrale a da tutto l’indotto che vi ruota attorno.
Ecco perché il bando di livello internazionale che sarà presentato da Enel si prefigura come una grande opportunità per la classe imprenditoriale rossanese e dell’area urbana in primis. Dovremo farci trovar pronti a rispondere al bando con progetti validi, ecosostenibili, utili a riscoprire le vere vocazioni del territorio, un turismo mai decollato anche per la scarsa visione che le istituzioni calabresi hanno sempre avuto di questa area. Dobbiamo far capire al governatore Oliverio, che sarà a Rossano alla presentazione del concorso internazionale, l’importanza di questo territorio che prevede già un progetto di porticciolo turistico nel masterplan regionale e che ha in itiniere la realizzazione della metro di superficie Sibari-Crotone, pianificazioni che consentirebbero il rilancio vero del settore. Ci auguriamo che il presidente della Regione si renda conto che quest’area è stata per troppo tempo trascurata, sperando anche che nei suoi pensieri non ci siano solo Cosenza o Catanzaro.
L’appello, quindi, lo rivolgiamo agli imprenditori della zona, ai quali non mancano di certo capacità e risorse per attivarsi e partecipare con profitto al bando internazionale di Enel, ma anche ad Unindustria Calabria.
Insomma, altro che polo tecnologico!
Per la Rossano che verrà, quindi, sin da oggi mettiamo in campo fatti, progetti concreti e non di certo racconteremo favolette, o peggio, barzellette.